Dal 15 febbraio scatta l’aumento delle sigarette: ecco i nuovi prezzi per ogni marca

L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato il nuovo listino prezzi di sigarette, tabacchi e sigarette senza combustione, in vigore dal 15 febbraio 2023

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Da mercoledì 15 febbraio una nuova stangata si abbatte sugli italiani. Dopo tutti i rincari dei mesi scorsi, che hanno portato il carrello della spesa a cifre insostenibili, e gli incrementi delle bollette energetiche alle stelle, a partire da questa data scatta anche l’aumento del prezzo delle sigarette.

A comunicarlo è la stessa Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che aveva anticipato che i prezzi dei tabacchi avrebbero subito una modifica tariffaria in vigore appunto dal 15 febbraio 2023. Notizia che si aggiunge alla stretta contro il fumo cui starebbe lavorando il governo, annunciata alcune settimane fa dal ministro della Salute Orazio Schillaci.

Prima di analizzare tutti i rincari, marca per marca, cerchiamo di capire quante persone interessa questo nuovo aumento.

Quanti sono i fumatori in Italia

Secondo i dati più recenti presentati a novembre 2022 dall’Istituto Superiore di Sanità, quasi 1 italiano su 4 è un fumatore: sono 12,4 milioni i fumatori in Italia e rappresentano il 24,2% della popolazione, numeri che non erano stati mai più registrati dal 2009.

Dopo un lungo periodo di stagnazione, assistiamo di nuovo a un incremento di 2 punti percentuali: i fumatori infatti erano il 22% nel 2019, ultimo anno di rilevazione pre-pandemica. Anche il trend rilevato nel triennio 2017-2019 che vedeva una costante diminuzione delle fumatrici, non viene invece confermato nel 2022: quest’anno infatti si assiste a un incremento nella percentuale dei fumatori che riguarda entrambi i sessi.

La prevalenza più alta di fumatori di sesso maschile si registra nella fascia d’età compresa tra i 25 e i 44 anni (42,9%), mentre la prevalenza più alta tra le donne (24,5%) è nella fascia d’età 45-64 anni. Oltre i 65 anni troviamo le prevalenze più basse in entrambi i sessi.

Tra i fumatori di sesso maschile si registra anche la percentuale più alta di chi fuma più di 20 sigarette al giorno (25,6% rispetto al 13,4% delle donne), mentre tra le fumatrici la percentuale più bassa di chi fuma meno di 9 sigarette al giorno (36,0% rispetto al 31,4% degli uomini). Quasi la metà dei giovani fumatori nella fascia d’età 15-24 anni (49,8%) fuma meno di 9 sigarette al giorno, ma il 45,5% di loro consuma tra le 10 e le 19 sigarette.

Rispetto all’area geografica, la prevalenza di fumatori è più alta al Sud in entrambi i sessi: 32,6% negli uomini, 21,6% nelle donne. Si fumano in media 11,5 sigarette al giorno. Il consumo medio giornaliero di sigarette si conferma in diminuzione, ma il 20,4% di fumatori fuma più di 20 sigarette al giorno. Si fumano principalmente sigarette confezionate (84,9%) e sigarette fatte a mano (14,9%), sebbene queste percentuali siano in diminuzione rispetto a quanto registrato nel 2019.

In aumento anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato: 3,3% del 2022, circa 1.700.000 persone, rispetto al 1,1% del 2019, e più di 1 persona su 3 (il 36,6%) le considera meno dannose di quelle tradizionali.

In Italia gli utilizzatori abituali e occasionali di e-cig sono il 2,4% della popolazione, ovvero circa 1 milione e 200mila persone. Dopo un trend che vedeva negli anni precedenti una diminuzione degli utilizzatori, questi nel 2022 sembrano essere di nuovo in aumento. L’81,9% di chi usa la sigaretta elettronica è un fumatore, dunque un consumatore duale che fuma le sigarette tradizionali e contemporaneamente l’e-cig. Il 2,8% dei fumatori abituali od occasionali di sigaretta elettronica sono invece persone che prima di utilizzare l’e-cig non avevano mai fumato sigarette tradizionali. Gli ex fumatori sono invece il 14,9% della popolazione italiana e i non fumatori il 60,9%.

I rischi del fumo

Secondo quanto riporta l’Iss, il tabacco provoca più morti di incidenti stradali, alcol, droghe, Aids, omicidi e suicidi messi insieme. Il fumo di tabacco, in particolare, è una causa nota o probabile di almeno 27 malattie, tra cui bron­copneumopatie croniche ostruttive e altre patolo­gie polmonari croniche, cancro del polmone e altre forme di cancro, cardiopatie, vasculopatie.

L’OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. Nell’Unione Europea il consumo di tabacco rimane il più grande fattore di rischio evitabile per la salute, ed è responsabile di 700mila morti ogni anno. Circa il 50% dei fumatori muore prematuramente, con conseguente perdita media di 14 anni di vita per fumatore.

Il consumo di tabacco, poi, è la principale causa di cancro prevenibile, con il 27% di tutti i tumori attribuiti al consumo di tabacco. Inoltre, i fumatori hanno anche più probabilità di soffrire di una serie di malattie, tra cui cardiovascolari e problemi respiratori.

In Italia, l’ISS stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93mila morti, pari al 20,6% del tota­le di tutte le morti tra gli uomini e al 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne, con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro. Per quanto riguarda i tumori, il tabacco è il fattore di rischio con maggiore impatto a cui sono riconducibili almeno 43mila decessi ogni anno.

Anche il fumo passivo uccide: i dati parlano di 1,2 milioni di morti ogni anno. Quasi la metà di tutti i bambini respira aria inquinata dal fumo di tabacco e 65mila bambini muoiono ogni anno a causa di malattie legate al fumo passivo. Anche fumare in gravidanza è pericoloso e può portare a numerosi problemi di salute nei bambini, per tutta la vita.

Non è un caso che alcuni dei più grandi colossi produttori di tabacco stiano virando il mercato verso nuovi orizzonti, come il caso di Philip Morris, che con il suo progetto “Sfumature” sta portando avanti una vera e propria rivoluzione, con obiettivo un mondo senza fumo.

Sigarette, tutti gli aumenti: marche e prezzi, quanto costa oggi un pacchetto

Tornando agli aumenti scattati dal 15 febbraio, ecco qualche esempio di aumenti tra i marchi più famosi e più venduti.

Sigarette:

  • AUSTIN BLUE astuccio da 20 pezzi passa da 230 a 235 euro al kg: un pacchetto adesso costa 4,70 euro
  • CHESTERFIELD BLUE 100’S astuccio da 20 pezzi da 250 a 260 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,20 euro
  • DIANA ROSSA 100’s astuccio da 20 pezzi da 240 a 250 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5 euro
  • MARLBORO KS cartoccio da 20 pezzi da 275 a 285 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,70 euro
  • MERIT BIANCA KS astuccio da 20 pezzi da 275 a 285 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,70 euro
  • MURATTI RED 100S astuccio da 20 pezzi da 300 a 310 euro al kg: un pacchetto adesso costa 6,20 euro
  • PHILIP MORRIS BLUE astuccio da 20 pezzi da 250 a 260 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,20 euro.

Sigarette senza combustione:

  • HEETS BLUE SELECTION da 20 pezzi da 250 a 260 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,20 euro
  • HEETS YELLOW SELECTION da 20 pezzi da 250 a 260 euro al kg: un pacchetto adesso costa 5,20 euro
  • TEREA Bronze da 20 pezzi da 250 a 260 euro: un pacchetto adesso costa 5,20 euro
  • TEREA Turquoise da 20 pezzi da 250 a 260 euro: un pacchetto adesso costa 5,20 euro.

Consultabile il listino prezzi completo, con tutte le marche di sigarette vendute in Italia, il loro prezzo al chilo precedente, quello attuale e il prezzo finale a pacchetto.