Un’altra compagnia aerea in Italia nel mirino dell’Antitrust

L'Autorità garante del Mercato ha avviato un'istruttoria nei confronti del vettore Vueling per discrepanze tra il prezzo del bagaglio a mano nell'app e sul sito

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Tariffe del bagaglio a mano differenti a seconda se si usa l’app o il sito: l’Antitrust ha aperto un’istruttoria nei confronti della compagnia aerea Vueling Airlines sulla “modalità di determinazione del prezzo dei servizi aggiuntivi a pagamento” della valigia da portare a bordo, che cambierebbe dal canale utilizzato nell’acquisto del biglietto. Per l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, inoltre, il costo cambierebbe anche in base al cellulare dal quale viene prenotato il viaggio.

L’istruttoria

Secondo quanto accertato dall’Antitrust, Vueling non fornirebbe al viaggiatore “il prezzo dei servizi aggiuntivi del bagaglio a mano varia a seconda del canale d’acquisto (web o app)”.

Stando alle contestazioni mosse dal Garante nei confronti del vettore spagnolo, il dispositivo utilizzato dall’utente, che sia cellulare, tablet o pc, “verrebbe utilizzato quale parametro per procedere ad una profilazione del cliente e poi differenziare il prezzo“.

Nella sua istruttoria l’Antitrust elenca, infatti, le modalità previste dalla compagnia aerea per l’imbarco del bagaglio: “Una di queste prevede di acquistare il servizio come aggiuntivo, dopo aver selezionato la tariffa base, nel momento in cui si compra il biglietto o anche in seguito”.

“Tale sistema di tariffazione – spiega il Garante – fa sì che non si possa determinare in anticipo il prezzo del servizio di bagaglio a mano in quanto varia sulla base di diversi fattori tra cui il canale di acquisto del servizio. In particolare, risulterebbe che il prezzo del bagaglio a mano cambi a seconda che il servizio sia acquistato dal sito web o tramite l’app Vueling”.

Secondo l’Autorità la società non fornirebbe alcuna chiara informazione di questa differenza e “il consumatore che intende scegliere questo servizio aggiuntivo e che accede al sito web di Vueling non trova alcuna informativa sulla differenziazione dei prezzi e visualizza in fondo alla pagina importi distinti solo tra il prezzo del servizio acquistato su web/app e in aeroporto.”

Sull’istruttoria si è espressa l’Unione nazionale dei consumatori che accoglie la decisione dell’Antitrust come “un’ottima notizia, una vittoria dei consumatori”.  “Ora speriamo che anche le altre compagnie siano monitorate”, ha dichiarato il presidente dell’associazione, Massimiliano Dona (qui abbiamo scritto dell’allarme dei prezzi dei voli mentre qui parlato del dietrofront del Governo sul tetto dei prezzi ai voli).

Il caso ha richiamato l’attenzione di Codacons, che invoca “norme europee che regolino il settore”, e Assoutenti che definisce le tariffe applicate dalle compagnia aeree una giungla nella quale il passeggero si ritrova a doversi districare tra informazioni non sempre comprensibili e trasparenti e dove la questione dei costi del bagaglio a mano e solo “la punta dell’iceberg” (qui abbiamo parlato della rivoluzione sul bagaglio a mano grazie all’intervento dell’Ue che potrebbe farlo diventare gratuito).

La replica di Vueling

Tutti addebiti respinti da Vueling che, in una nota in risposta all’istruttoria dell’Antitrust, ha tenuto “a ribadire che la sua politica di pricing dei bagagli è trasparente e conforme alla normativa“.

La compagnia aerea ha precisato nel comunicato che “questa politica, che non fa distinzione tra dispositivi, né tra canali web o app, è a disposizione del consumatore sul sito web della compagnia e il cliente viene informato durante tutto il processo di acquisto. Vueling lavorerà a stretto contatto con le autorità per fornire tutte le informazioni necessarie e chiarire ogni dubbio”.