Anno nero per gli aerei, i ritardi portano danni per 3,5 miliardi di euro alle compagnie

Molti i disagi che hanno interessato il comparto e le ripercussioni per passeggeri e società aeree

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 26 Ottobre 2024 14:46

Il 2024 si è rivelato un anno nero per il trasporto aereo in Europa. Nonostante un aumento costante del traffico e una domanda di viaggi che ha raggiunto livelli record dopo la pandemia, il settore ha affrontato disservizi senza precedenti. Lo afferma uno studio condotto da RimborsoAlVolo, un’azienda specializzata nel settore, che ha analizzato i disagi subiti e le conseguenze per passeggeri e compagnie aeree.

Quasi 16,9 milioni di minuti di ritardo

Il periodo che ha registrato i maggiori disagi per i viaggiatori è stato quello da giugno a settembre, ovvero in pieno periodo estivo, causando un impatto economico stimato di 3,5 miliardi di euro per le compagnie aeree. I ritardi complessivi dei voli durante l’estate hanno raggiunto 16,9 milioni di minuti, con un aumento del 44% rispetto al 2019 e del 48% rispetto al 2023, secondo i dati di Eurocontrol. In Europa, oltre 26mila voli sono stati cancellati, lasciando a terra circa 3,9 milioni di passeggeri.

Nel mese di giugno, il numero medio di voli giornalieri era di 33.671, aumentando a circa 34.200 al giorno a luglio e ad agosto, per poi diminuire leggermente a settembre. Nonostante ciò, il traffico aereo ha mostrato una crescita del +5,2% rispetto al 2023, mettendo a dura prova sia le compagnie aeree che le infrastrutture aeroportuali.

I motivi dei ritardi

Tra le cause dei disservizi, il maltempo si è rivelato uno dei principali fattori, in particolare nei mesi di luglio e agosto, colpendo le regioni occidentali d’Europa e costringendo molte compagnie a rinviare o cancellare voli. Tuttavia, non sono solo le condizioni meteorologiche a essere responsabili; la carenza di personale ha gravemente influito, con molti aeroporti europei che hanno faticato a gestire il traffico aereo e le operazioni a terra. Questo scenario riflette l’incapacità di aeroporti e compagnie aeree di adattarsi ai nuovi flussi di passeggeri, con conseguenze economiche significative: i ritardi aerei hanno generato un costo complessivo stimato tra 1,44 e 1,77 miliardi di euro per i vettori, considerando le spese operative aggiuntive, i rimborsi e le compensazioni ai viaggiatori.

“Nonostante queste difficoltà, il Regolamento UE 261/2004 ha continuato a garantire anche questa estate ai viaggiatori la possibilità di ottenere rimborsi e compensazioni fino a 600 euro in caso di ritardi superiori a tre ore, cancellazioni e overbooking – dichiara il Ceo di RimborsoAlVolo, Giuseppe Conversano – Il vero problema, tuttavia, è che una fetta significativa di passeggeri ancora non conosce i propri diritti, e non sa che si ha diritto a ricevere assistenza da parte delle compagnie, oltre a riprotezioni su altri voli e rimborsi e, in alcuni casi, anche ad un risarcimento economico. Per questo RimborsoAlVolo è a disposizione di tutti i viaggiatori che hanno subito disservizi, fornendo supporto nella richiesta di indennizzi non solo per ritardi e cancellazioni, ma anche per smarrimento bagagli e overbooking”.

Le compagnie che hanno creato più disagi

RimborsoAlVolo ha inoltre stilato la classifica delle compagnie aeree che questa estate hanno creato più disagi ai viaggiatori, sulla base delle segnalazioni giunte dai passeggeri circa disservizi, ritardi e cancellazioni:

  • Ryanair 38%
  • WizzAir 19,5%
  • Easyjet 10%
  • Ita 4,5%
  • Turkish 3%
  • Volotea 3,1%
  • Vueling 2,8%
  • Lufthansa 2,3%
  • Aeroflot 1,9%
  • Neos 1,6%