Trasporti marittimi sempre più costosi: rischio aumenti per saldi e Natale

I costi dei trasporti marittimi sono in grande crescita e i rischi di aumenti dei prezzi per Natale si stanno concretizzando

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pericolo aumenti per lo shopping di Natale e dei saldi a causa della crescita del costo dei trasporti marittimi. Il prezzo del trasporto di un container dall’Asia all’Europa si sta alzando sempre di più e, per evitare imprevisti, le aziende stanno ordinando il necessario per prepararsi alla stagione festiva in anticipo rispetto al solito.

La causa principale sono gli effetti dell’instabilità del Mar Rosso, che è ancora considerato da buona parte delle società di trasporti una rotta non sicura. Le conseguenze di questa situazione si stanno però ripercuotendo in tutto il mondo e il sistema sta dimostrando di non essersi adattato dopo il blocco del commercio globale causato dalla fine della pandemia.

Aumentano i costi dei trasporti: shopping di Natale a rischio

I prezzi dei trasporti marittimi sono tornati ad aumentare. Dopo i picchi di gennaio, raggiunti durante il momento di maggior instabilità nel Mar Rosso, il costo della tratta tra l’Asia orientale e l’Europa mediterranea è tornato oltre i 5mila dollari, circa tre volte i prezzi del 2023. Si tratta di un problema piuttosto serio soprattutto per gli acquisti natalizi. Nonostante sia ancora estate infatti, molte aziende stanno già ordinando la merce necessaria dall’estremo oriente per riempire i magazzini e prepararsi alla stagione festiva.

Un’operazione che solitamente viene svolta tra agosto e settembre, ma che quest’anno è stata anticipata di alcuni mesi proprio per tutelarsi in vista di eventuali ulteriori problemi sulle rotte più frequentate. Molti tra gli addetti ai lavori infatti considerano il periodo autunnale a rischio proprio perché, solitamente, la quantità di merci trasportata attraverso la rotta tra Asia ed Europa aumenta di molto in quel periodo dell’anno.

Per questa ragione in molti si sono affrettati ad acquistare tutti gli spazi di trasporto disponibili sulle navi in transito in estate. Si tratta però di un quantitativo di container molto limitato rispetto a quello preventivato per l’autunno. Proprio questa differenza tra domanda e offerta ha fatto aumentare i prezzi che sono ora comparabili a quelli dei peggiori momento successivi agli attacchi degli Houthi.

Gli effetti a lungo termine della crisi del Mar Rosso

Gli attacchi degli Houthi nello stretto di Bab-el-Mandeb, che conduce dall’Oceano Indiano al Mar Rosso e da lì, attraverso il canale di Suez, al Mar Mediterraneo, si sono ridotti di molto negli ultimi mesi. Le operazioni militari di protezione delle navi commerciali in transito portate avanti da Usa e Ue hanno garantito una maggiore sicurezza, ma questo non significa che la crisi sia finita.

Come spiega Marco Forgione, direttore generale dell’Institute of Export & International Trade, al Financial Times, il periodo della globalizzazione sembra essere in crisi per il trasporto marittimo. Il futuro della supply chain sarà diverso, con l’instabilità politica che sostituirà la sicurezza del passato. Per questa ragione molte aziende inizieranno a organizzare i propri magazzini con tempi molto più lunghi, esattamente come sta accadendo per le merci della stagione natalizia.

Un altro problema, come segnalato dal Journal of Commerce, è che le grandi compagnie di trasporti non sembrano essersi adattate al blocco dei commerci avvenuto dopo il Covid-19. Nonostante ci si aspettasse un aumento della flessibilità che permettesse maggior margine di manovra in momenti di crisi, container e grandi navi rimangono numericamente limitate, il che fa aumentare prezzi e diminuire la capacità di risposta agli imprevisti.