Superbonus verso proroga per i condomini, ma a una condizione

Una forza di Governo sgambetta Meloni sulla misura che non piace alla premier: ecco per chi potrebbe essere prorogato il Superbonus al 110% fino a giugno 2024

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il Superbonus non piace a Giorgia Meloni, ma la premier potrebbe presto dover fare i conti con la maggioranza che vorrebbe vedere in Manovra una proroga della misura che negli ultimi anni ha fatto comodo agli italiani. La super agevolazione al 100% introdotta dal governo Conte è stata via via sempre più accantonata dall’esecutivo, con l’obiettivo di vederla scomparire quanto prima dall’orizzonte delle ristrutturazioni degli italiani. Ma chi dovrebbe essere alleato della presidente del Consiglio è pronto a tirare un “brutto scherzo” alla leader di Fratelli d’Italia, con un emendamento ad hoc per quella legge di Bilancio che Meloni aveva definito blindatissima. Ma poi non così tanto.

Forza Italia punta alla proroga del Superbonus

A “sgambettare”, si fa per dire, la premier Meloni sono gli alleati di Forza Italia, con gli azzurri che puntano a far ripensare alla presidente del Consiglio quanto di buono fatto da questa misura. Sono stati di certo più i contro che i pro del Superbonus al 110%, ma c’è chi ne ha saputo beneficiare positivamente e chi, ancora oggi, potrebbe rientrare nella misura se prorogata.

È il caso dei condomini, con Licia Ronzulli, Roberto Rosso e Claudio Lotito che hanno presentato la richiesta di un emendamento alla Manovra per permettere l’inserimento della proroga del Superbonus a determinate condizioni. Tra i tanti emendamenti, infatti, gli azzurri sperano di poterci infilare anche il loro, col tentativo di vedere allungata la vita del Superbonus almeno fino al 30 giugno 2024.

Ma non per tutti, va chiarito, perché la proposta di Forza Italia è di dare altri sei mesi di tempo ai condomìni che però abbiano raggiunto il 60% dei lavori entro il 31 dicembre di quest’anno. Il correttivo di FI propone un rialzo della web tax dal 3 al 15% per finanziare la misura che se no da gennaio 2024 finirebbe nel dimenticatoio.

Superbonus prorogato? Il piano

La proroga richiesta da Forza Italia, come detto, punta a venire incontro ai condomìni che siano in una situazione di lavori già molto avanzata ed evitare loro la corsa alla chiusura dei lavori entro la fine dell’anno, con i rischi anche di avere interventi non all’altezza. Se passasse così come è stata formulata, di fatto i condomìni dovranno presentare uno stato di avanzamento lavori in deroga alle regole stabilite dal decreto Rilancio prima della fine del 2023 e i lavori potranno comunque essere oggetto di cessione del credito o di sconto in fattura.

Una proposta, quella degli azzurri, che ricalca quasi in fotocopia quella avanzata dal M5s e firmata dal senatore Luigi Nave. Nel decreto Anticipi, collegato alla legge di Bilancio, Nave infatti ha chiesto di prorogare la misura fino a giugno come FI, ma in un altro emendamento ha anche previsto percentuale più bassa del 30% dei lavori conclusi.

Assist e contro assist tra le due forze politiche diametralmente opposte e che però, in caso di passaggio di uno o dell’altro emendamento, potrebbero fare squadra per ottenere lo stesso risultato. Quella proroga del Superbonus che farebbe parecchio piacere ai condomìni i cui lavori non sono ancora stati ultimati ma che, allo stato attuale, sono in dirittura di conclusione.