Stipendi più bassi ed ereditieri più ricchi, i soldi degli italiani nel rapporto Censis

Il nuovo rapporto del Censis segnala il declino dell'Italia: calano stipendi e ricchezza, mentre la crisi demografica arricchisce gli ereditieri

Foto di Matteo Runchi

Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 6 Dicembre 2024 11:51

Il Censis ha diffuso un nuovo rapporto che descrive numerosi aspetti della popolazione italiana. Dal punto di vista economico, negli ultimi 20 anni il cittadino medio si è impoverito: gli stipendi sono infatti calati del 7%, un caso unico tra i Paesi sviluppati, dove invece i salari tendono ad aumentare. Il calo demografico sta poi causando una concentrazione della ricchezza a causa delle eredità che finiscono in mano a molti figli unici.

Altri problemi segnalati dal rapporto sono la crescita quasi nulla del Pil, da cui derivano anche i salari più bassi, un calo dell’industria in favore di settori meno produttivi come il turismo e le difficoltà dello Stato nel finanziare il welfare, soprattutto per quanto riguarda il sistema pensionistico.

I problemi economici dell’Italia nel rapporto del Censis

Come ogni anno il Censis, istituto privato di ricerca socio-economica, ha pubblicato la sua “fotografia” dell’Italia, nella quale sono contenuti numerosi dati economici sul nostro Paese, in buona parte molti negativi. Il rapporto segnala un declino in atto da almeno 20 anni su numerosissimi fronti e gli effetti deleteri delle dinamiche di popolazione.

Il dato più allarmante è quello dei salari. Dal 2003 al 2023 lo stipendio medio di un italiano è calato del 7%. Negli ultimi 10 anni invece, tra il 2014 e il 2024, è calata in media anche la ricchezza pro capite, del 5,5%. Un dato ancora più grave se lo si associa al calo della popolazione italiana, che in un decennio si è ridotta di 1,2 milioni di persone. Nonostante questo il patrimonio medio è diminuito a un ritmo ancora più rapido.

La crisi demografica è la causa di un altro dei dati segnalati dal Censis. Le differenze economiche e sociali stanno aumentando anche a causa delle eredità. Il patrimonio accumulato dalle famiglie negli ultimi 30 anni sta progressivamente finendo in mano a una generazione di figli unici. Ne consegue che chi viene da famiglie ricche è sempre più ricco, mentre chi non ha avuto la possibilità di ereditare beni vede il divario con le classi agiate aumentare.

Le cause dietro ai problemi segnalati dal Censis

“La spinta propulsiva verso l’accrescimento del benessere si è smorzata” sentenzia il rapporto, sottolineando che l’Italia, di fatto, sta declinando verso la povertà in una traiettoria lunga almeno 30 anni. Il calo demografico è effetto e causa di questa situazione: la mancanza di figure professionali in ogni campo, da quelle tecniche a quelle intellettuali, dimostra questo circolo vizioso. Le aziende non trovano persone da assumere e producono sempre meno, riducendo la ricchezza e, di conseguenza, le nascite.

La crisi dell’industria è un’altro sintomo grave della situazione italiana. Nonostante l’aumento generale degli occupati, con mezzo milione di posti di lavoro in più rispetto al 2019, in 5 anni la produzione industriale è calata dell’1,2%, con una grave accelerazione negli ultimi mesi del 2024. Cresce al contempo il turismo, settore che crea pochissimo valore aggiunto, con stipendi bassi e produttività dei lavoratori minima.

Il Censis descrive la situazione con l’espressione “sindrome da galleggiamento“, una tendenza a restare a galla senza tentare di seguire la direzione in cui il resto del mondo si muove. Nella popolazione crescono “Frustrazione, senso di impotenza, risentimento, sete di giustizia, brama di riscatto, smania di vendetta ai danni di un presunto colpevole”.