La ministra del Turismo Daniela Santanchè cambierà uno degli avvocati del suo collegio difensivo nel processo per la presunta truffa all’Inps sulla cassa integrazione speciale Covid-19 da parte delle aziende del gruppo Visibilia. Salvatore Pino prenderà il posto di Salvatore Sanzo e si aggiungerà a Nicolò Palenda.
L’udienza preliminare non è ancora cominciata in questo processo, che è diverso da quello per falso in bilancio della stessa Visibilia, per cui Santanchè è già stata rinviata a giudizio. Le prossime tappe potrebbero allungare ulteriormente i tempi, fino all’estate.
Cosa succederà all’udienza per il processo Visibilia
Il 26 aprile era fissata la prima udienza preliminare per il caso della supposta truffa all’Inps per la cassa integrazione Covid da parte dell’azienda Visibilia, allora di proprietà della ministra del Turismo Daniela Santanchè. Gli avvocati dell’esponente di Fratelli d’Italia però presenteranno istanza di rinvio a causa dell’avvicendamento all’interno del collegio difensivo.
La procura dovrà poi decidere se contestare o meno la richiesta e la giudice per l’udienza preliminare, Tiziana Gueli, sceglierà se approvarla o meno. La difesa sostiene che il rinvio sia necessario per dare il tempo al nuovo avvocato, Salvatore Pino, di studiare le carte dell’indagine. Solitamente, anche per cortesia nei confronti della difesa, queste richieste vengono approvate.
Quando ci sarà la decisione sul rinvio a giudizio
È inevitabile però che questo intoppo allunghi i tempi della decisione sul rinvio a giudizio di Santanchè. L’udienza preliminare infatti non è ancora cominciata. Fino a questo momento, la gup si è occupata soltanto di questioni preliminari, tra cui la richiesta, respinta, di trasferire il processo a Roma.
Entro fine mese, a causa di altri impegni, la gup Gueli passerà l’incarico a un altro giudice. Spetterà a questo magistrato iniziare la vera e propria udienza preliminare. Fonti giudiziarie citate dal quotidiano Repubblica riportano che questa fase, nell’ottica della “ragionevole durata” del processo, dovrebbe concludersi entro l’estate.
Allora si saprà se la ministra Santanchè avrà ottenuto un proscioglimento oppure se sarà stata rinviata nuovamente a giudizio. L’accusa in questo caso è quella di aver truffato l’Inps.
Le accuse contro Daniela Santanchè
I fatti contestati a Santanchè e ad altre due persone, il suo compagno Dimitri Kurz e il collaboratore Paolo Giuseppe Concordia, risalgono al periodo della pandemia da Covid-19. Lo Stato aveva messo a disposizione delle aziende una cassa integrazione “a zero ore” (vale a dire senza impiego dei dipendenti) straordinaria per far fronte alle misure di contenimento del contagio.
Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, due delle società parte del gruppo di Santanchè, avrebbero chiesto questa misura, per un totale di 126mila euro. Ai dipendenti sarebbe però comunque stato detto di continuare a lavorare da remoto, violando quindi i termini di concessione della cassa integrazione.
Visibilia Editore, che non è più di proprietà di Santanchè, ha chiesto un patteggiamento alla procura. Entrambe le società hanno inoltre risarcito l’Inps del danno contestato.