Rottamazione e taglio dell’Irpef “priorità” in Manovra: il piano del Governo

Il ministro dell'Economia Giorgetti ha parlato di taglio dell'Irpef e Rottamazione delle cartelle come obiettivi da inserire in Manovra, pur rispettando una lista di priorità

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Matteo Runchi

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Il taglio dell’Irpef e la Rottamazione delle cartelle saranno nella lista delle priorità della prossima Manovra. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha anticipato alcuni dei temi che entreranno nella Legge di Bilancio del 2026, che il Governo dovrà iniziare a elaborare in autunno, dopo la pubblicazione della Nota di aggiornamento del Def.

Il ministro dell’Economia ha tenuto a sottolineare che non tutti i provvedimenti riceveranno la stessa attenzione, e che esiste appunto una lista di priorità, pur non specificando quali siano gli interventi che avranno la precedenza.

Il taglio dell’Irpef è sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia, mentre la Rottamazione delle cartelle dalla Lega.

Le “priorità” di Giorgetti in Manovra

Durante la Festa nazionale dell’Udc, Giancarlo Giorgetti ha parlato della prossima Manovra finanziaria. Il Governo dovrà iniziare a lavorarci dal momento della pubblicazione della NaDef, ma i primi temi sono già emersi.

Il ministro ne ha anticipati in particolare due:

  • il taglio dell’Irpef per il cosiddetto ceto medio;
  • la Rottamazione delle cartelle esattoriali.

Per il taglio dell’Irpef, secondo le indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, il Governo vorrebbe abbassare dal 35% al 33% l’aliquota Irpef che oggi riguarda i redditi tra i 33.000 e i 50.000 euro. Questa riforma porterebbe inoltre il limite massimo di questo scaglione a 60.000 euro.

Meloni alla festa dell'Udc
ANSA
Antonio De Poli, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Lorenzo Cesa alla Festa Nazionale dell’Udc a Roma, dove è intervenuto Giorgetti

La Rottamazione delle cartelle invece funzionerebbe in modo simile alle quattro versioni passate di questa norma. Prevede la rateizzazione dei debiti con il Fisco, fino a 120 rate in 10 anni senza nessuna sanzione o interesse.

Riguardo a queste due norme, Giorgetti ha dichiarato:

Taglio Irpef e rottamazione? Il nostro obiettivo è fare queste cose, naturalmente seguendo una lista di priorità. Abbiamo dimostrato con i fatti che siamo in grado di farlo.

L’attenzione ai conti di Giorgetti

Il ministro dell’Economia ha però fatto capire che il Governo non ha intenzione di deviare dalla politica di riduzione della spesa pubblica che in questi anni ha caratterizzato le Leggi di Bilancio elaborate dall’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Giorgetti ha anche rassicurato che non ci sarà nessuna manovra correttiva:

Naturalmente ci sono poi altri fattori che incidono e incideranno sulla programmazione di cui tenere conto, come fanno tutte le persone serie responsabili. Proseguiremo con il sollievo fiscale e non ci sarà una manovra correttiva, perché non c’è bisogno di correggere una rotta che già gli arbitri ci dicono essere quella rotta giusta.

Le coperture della Manovra

Gli “arbitri” a cui Giorgetti fa riferimento sono le agenzie di rating e i mercati, che stanno premiando la politica di attenzione ai conti pubblici del Governo. Lo spread e i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono ai minimi da anni, e questo ha permesso all’Esecutivo di risparmiare 13 miliardi di euro di tesoretto per la Manovra.

Il ministro dell’Economia ha però ribadito che, per conoscere i dettagli delle coperture per la Legge di Bilancio, bisognerà attendere la NaDef, che conterrà anche le previsioni ufficiali del Governo per la crescita del Paese.

Giorgetti ha sottolineato:

Quello che stiamo facendo è di razionalizzare la spesa il più possibile, per ridurre le tasse. Nell’ambito di queste tasse c’è chi in qualche modo deve essere tutelato di più e che forse meno tutele merita. Queste però sono valutazioni politiche che saranno fatte soltanto quando il quadro di priorità sarà definito. Non le posso fare soltanto io perché non sono un dittatore finanziario.