Via libera al trasferimento dei dati della scatola nera tra diverse compagnie. Tra le norme del Ddl Concorrenza appena approvato dal Consiglio dei ministri, c’è anche quella che permette la portabilità delle “black box” delle auto nell’eventualità della stipula di una polizza con una nuova compagnia. Un provvedimento che nelle intenzioni del Mimit dovrebbero aumentare la concorrenza e quindi contribuire alla diminuzione dei prezzi delle Rc auto, sempre più in crescita.
La funzione delle scatole nere
Le scatole nere sono dei dispositivi installati sui veicoli a fronte di uno sconto sul premio assicurativo, che registrano tutti i dati di movimento e posizione delle auto.
Si tratta di congegni elettronici che forniscono informazioni sulla guida del cliente, dai chilometri totali percorsi, alle tipologie di strade percorse, agli orari di percorrenza di giorno e di notte, che permettono alle compagnie di valutare con più precisione il rischio e i prezzi delle polizze.
Un incentivo inserito sempre più spesso nei contratti, a condizione però che i dati non vengano condivisi con la nuova compagnia in caso di passaggio a una nuova Rc Auto.
Dati che, invece, con l’approvazione del provvedimento “dovranno essere forniti con modalità di uso comune per garantire così la continuità del servizio di trattamento dei dati alla nuova compagnia assicurativa”, hanno spiegato dal Governo, il quale ha stabilito però che per poterli utilizzare l’assicuratore “dovrà versare un compenso una tantum a favore dell’impresa che gestisce il dispositivo elettronico”.
La nuova norma sulla portabilità
Secondo l’ultima relazione dell’Ivass, chi ha installato una scatola nera sul proprio veicolo ha potuto risparmiare fino al 22% sul prezzo delle polizze assicurative. Ad oggi sarebbero circa 8 milioni le black box in Italia, con il 17,8% dei contratti Rc Auto che prevedono l’installazione del dispositivo, montato su quasi il 20% del parco macchine circolante nel Paese.
Con la norma inserita nel Ddl Concorrenza, il Mimit stabilisce che i dati delle scatole nere siano “resi accessibili all’assicurato, a titolo gratuito, in un formato strutturato, con modalità di uso comune e leggibile da dispositivo automatico” e per questo è previsto un “meccanismo di portabilità dei dati registrati dalle scatole nere che il consumatore potrà richiedere, tramite la compagnia assicurativa, all’impresa che gestisce i dispositivi elettronici”.
“Con l’obiettivo di favorire la mobilità della domanda in ambito assicurativo – si legge nel provvedimento – e di ridurre il fenomeno della fidelizzazione forzata e, conseguentemente di aumentare la concorrenza e ridurre i costi, è fatto divieto alle imprese assicuratrici di prevedere clausole contrattuali che impediscano o limitino il diritto dell’assicurato di disinstallare, senza costi e alla scadenza annuale del contratto, i dispositivi elettronici per il monitoraggio dei dati dell’attività di circolazione dei veicoli a motore (la cosiddetta scatola nera) o penali in caso di restituzione dopo la scadenza”.
Inoltre, il ministero guidato da Adolfo Urso aggiunge che è stata “prevista l’istituzione di un sistema informativo, sottoposto alla vigilanza di Ivass, sui rapporti assicurativi non obbligatori al fine di rendere più efficace la prevenzione e il contrasto di comportamenti fraudolenti”.
“I costi relativi alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo antifrode sono completamente a carico delle imprese assicurative partecipanti” scrivono dal Mimit.