Province italiane dove si risparmia di più, la classifica

Da un'analisi di Unioncamere e del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne emerge la mappa e la classifica delle province italiane più propense al risparmio in rapporto al reddito dei cittadini

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

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Italiani sempre più popolo di risparmiatori, ma soprattutto al Nord e nelle grandi città. Unioncamere insieme al Centro Studi Guglielmo Tagliacarne hanno analizzato le differenze tra i salvadanai dei cittadini di diverse zone d’Italia, tracciando la mappa delle province dove si risparmia di più.

Dall’analisi realizzata sui dati aggiornati al 2023, emerge la fotografia dal punto di vista sociale, anagrafico e geografico della composizione delle comunità maggiormente propense al risparmio, permettendo così la stesura di una classifica delle province più parsimoniose, con una regione al comando sul podio.

Le province che risparmiano di più

In generale, lo studio rivela come le province con una propensione più alta al risparmio siano quelle con più laureati, con una quota in media dell’8,8% rispetto ai residenti, costituite da una popolazione più anziana, nel rapporto tra abitanti con più di 64 anni e con giovani con meno i 15, e con nuclei familiari meno numerosi rispetto alla media nazionale.

Scendendo a livello geografico, il risparmio del nostro Paese si concentra nelle grandi città, soprattutto per una questione di peso demografico, dove risiede il 40% della ricchezza messa da parte dagli italiani, per il 32,4% suddiviso soltanto tra Milano, Roma, Torino, Bologna e Genova.

Un quarto delle somme accantonate dalle famiglie italiane si concentra in particolare a Milano (11,55%), Roma (7,50%) e Torino (5,52%), ma è nelle province medio-piccole che si registra una propensione maggiore al risparmio in rapporto al proprio reddito.

La classifica delle province più propense al risparmio

In questo quadro, la regione con l’ammontare maggiore risparmiato è la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna e Piemonte (rispettivamente con il 27,1%, l’11% e il 10,7%), ma è quest’ultima che conquista il primato di regione più propensa al risparmio, con l’11,2%, scavalcando nell’ordine le altre due (rispettivamente al 10,9% e al 10,3%).

In Piemonte si trovano cinque delle prime 10 province di questa particolare classifica, con tre nel podio: Biella con il 15,5% di propensione al risparmio, in testa da 5 anni, Asti al secondo posto con il 13,6% e Vercelli al terzo, con la stessa percentuale ma con un ammontare inferiore di somme risparmiate complessivamente dai cittadini.

Asti spicca in particolare per una propensione al risparmio del 65% più alta del resto d’Italia, nonostante un reddito pro-capite soltanto di circa il 7% inferiore alla media nazionale. Una peculiarità che si riscontra in un’altra provincia piemontese, Alessandria (al quinto posto in graduatoria) che presenta un reddito pro-capite poco sotto alle altre province e un’attitudine a fare economia superiore di quasi il 50% dalla media nazionale.

In generale, dal 2019 al 2023 soltanto quattro delle 107 province italiane hanno peggiorato la percentuale di propensione al risparmio: Isernia (9,3% contro 9,4%%), Pavia (12,0% contro 12,1%), Cremona (l’11,9% contro 12,1%), e Lodi (10,8% contro 11,0%).

Al fondo di questa speciale graduatoria troviamo invece Trapani (4,79%), Siracusa (4,66%) e Crotone (4,63%). Ecco la classifica delle prime 20 province in Italia per propensione al risparmio:

  1. Biella 15,5%
  2. Asti 13,6%
  3. Vercelli 13,6%
  4. Modena 12,6%
  5. Alessandria 12,4%
  6. Varese 12,1%
  7. Piacenza 12%
  8. Pavia 12%
  9. Cremona 11,9%
  10. Novara 11,8%
  11. Cuneo  11,5%
  12. Milano  11,5%
  13. Genova 11,3%
  14. Como 11,3%
  15. Reggio nell’Emilia 11,2%
  16. Lecco 11,1%
  17. Lodi 10,8%
  18. Bologna 10,7%
  19. Torino 10,7%
  20. Brescia 10,4%