Pil Italia, crescita bloccata quarto trimestre del 2024: solo +0,5% in tutto l’anno

Ancora ferma la crescita del Pil italiano, che ha fatto registrare il secondo trimestre di fila di stagnazione

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 30 Gennaio 2025 12:59

Secondo trimestre consecutivo di stagnazione per il Pil italiano. L’economia del nostro Paese, per tutta la seconda metà dell’anno, non è riuscita a crescere, facendo segnare, secondo i dati Istat, una sostanziale parità. Il risultato è che le stime di inizio anno per l’aumento del prodotto interno lordo si sono dimezzate, passando dal +1% del Def al +0,5% stimato dall’istituto di statistica.

Nel commento ai dati si trova però un dettaglio che potrebbe segnalare un inizio di cambiamento di tendenza. A frenare l’economia italiana sono stati il settore primario e terziario, che hanno fatto registrare una contrazione. È invece in lieve ripresa il settore secondario, l’industria, che nel 2024 ha dovuto attraversare due importanti crisi in due segmenti cruciali per la produzione industriale italiana, l’automotive e il lusso.

Il Pil italiano è bloccato

L’economia italiana si sta avviando verso una fase di stagnazione. Negli ultimi tre mesi del 2024 la crescita del Pil rilevata dall’Istat è stata nulla, esattamente come accaduto nel terzo trimestre. Un periodo che dà continuità agli ultimi due anni e mezzo, durante i quali il prodotto interno lordo dell’Italia è aumentato soltanto dello 0,7%.

Terminata la spinta della ripresa post pandemia di Covid-19, l’economia italiana ha rallentato sensibilmente, come mostrano chiaramente i dati Istat riassuntivi degli ultimi 12 anni. L’ultimo trimestre di crescita sensibile è stato il primo del 2024, al +0,4%, più della metà del totale dell’aumento del Pil dalla seconda metà del 2022 a oggi.

Le ragioni principali di questa situazione, secondo il commento dell’istituto di statistica, sono da ricercare in un calo della domanda interna. Le esportazioni verso l’estero compensano infatti solo parzialmente una continua diminuzione degli acquisti di imprese e privati in Italia, che rallenta tutti i settori dell’economia del Paese.

L’inflazione invece è tornata a crescere, seppur di poco, negli ultimi mesi dell’anno. Un dato che preoccupa, perché potrebbe preannunciare un periodo di stagflazione, un fenomeno in cui l’aumento dei prezzi non è accompagnato dalla crescita economica, durante il quale il potere d’acquisto delle famiglie viene messo a rischio.

La ripresa dell’industria

La crescita italiana nel 2024 dovrebbe infine assestarsi attorno allo 0,5%. Un dato dimezzato rispetto alle stime che il Governo aveva presentato nel Def all’inizio dell’anno e che si era posto come obiettivo. Nel secondo e nel terzo trimestre in particolare, l’economia del nostro Paese era stata rallentata da due gravi crisi industriali. L’automotive, privo di incentivi e alle prese con la transizione energetica, si era fermato. Il lusso stava mostrando i segni dell’ostilità crescente nei confronti dell’Occidente di due dei suoi mercati principali: Russia e Cina.

Questo aveva reso il settore secondario il punto debole dell’economia italiana. Il calo della produzione industriale aveva rallentato il Pil, ma nel quarto trimestre sembra esserci stata un’inversione di tendenza. L’industria è infatti l’unico settore a essere cresciuto, mentre il terziario, che per mesi ha trascinato l’economia del Paese evitando la recessione, è arretrato.

I dati definitivi sul 2024 devono ancora essere elaborati, ma se quelli provvisori fossero confermati, lo scorso anno avrebbe un altro dato positivo. Si tratterebbe infatti del primo anno dal 2021 a non presentare nemmeno un trimestre di flessione del Pil.