Stellantis valuta l’aiuto della cinese Leapmotor per Mirafiori: 150mila vetture a Torino

Stellantis starebbe studiando l'inserimento di un partner cinese per risollevare Mirafiori

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Redazione

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Possibile svolta nella crisi di Mirafiori. L’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares ha accennato alla possibilità per Leapmotor, partner cinese della compagnia, di produrre auto elettriche in Europa in caso ci sia l’occasione e “Un business case adeguato”. Secondo quanto riporta Automotive News, la società cinese potrebbe scegliere Mirafiori per produrre 150.000 auto elettriche a basso costo.

Lo storico stabilimento di Torino è al centro da alcune settimane, di una polemica tra Governo italiano e Stellantis. L’azienda si sta progressivamente disimpegnando da Mirafiori e l’obiettivo di produrvi 100mila vetture in un anno è molto lontano. L’esecutivo ha ventilato anche la possibilità, in caso gli incentivi all’acquisto di auto elettriche non fossero efficaci, di un intervento dello Stato con sussidi o una partecipazione in Stellantis.

Partner cinesi per Mirafiori: l’ipotesi di Stellantis

La crisi di Mirafiori potrebbe avvicinarsi a una soluzione. Dopo le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares sulla possibilità di portare la produzione di Leapmotor, partner cinese che si occupa di auto elettriche a basso costo, in Europa, il portale di informazione Automotive News riporta che il “business case” adatto di cui ha parlato il dirigente potrebbe essere proprio lo stabilimento di Torino.

Se questo fosse il caso, l’azienda cinese porterebbe a Mirafiori una produzione di 150.000 auto elettriche a basso costo, un tipo di vettura in cui diverse aziende del gigante asiatico si stanno specializzando. Questi veicoli potrebbero rappresentare un modo per lo stabilimento torinese per risolvere i problemi di sostenibilità economica che lo attanagliano da anni.

Si tratterebbe inoltre di una produzione che si adatterebbe appieno alle attuali linee che si trovano nella storica fabbrica della Fiat. In questo momento infatti, oltre a una piccola produzione di alcuni modelli di Maserati, a Mirafiori si produce principalmente il modello elettrico della 500. Stellantis ha commentato le parole di Tavares confermandole, ma senza specificare nulla sullo stabilimento torinese.

La crisi di Mirafiori e la polemica con il Governo

Da anni Stellantis sta cercando di disimpegnarsi da Mirafiori. Le assunzioni sono inesistenti e nemmeno i dipendenti che vanno in pensione vengono sostituiti. Al contrario i lavoratori sono incentivati tramite ricchi accordi a licenziarsi prima del pensionamento. Le linee di produzione a inizio 2024 sono rimaste chiuse e il blocco è stato prolungato per oltre due mesi.

Questo ha causato la reazione sia dei sindacati, con alcune manifestazioni anche spontanee dei dipendenti dello stabilimento torinese, che del Governo. Il ministro Urso ha controbattuto ad alcune richieste di Tavares su incentivi per stimolare l’acquisto di auto elettriche in Italia. Il titolare del dicastero per l’Industria e il Made in Italy ha ribattuto paventando, in caso di fallimento dell’iniziativa, la fine di questi stimoli al consumatore e un intervento più diretto dello Stato sui produttori.

Le chiusure delle linee di produzione della 500e nei primi mesi del 2024 potrebbero comportare alcune conseguenze gravi per Mirafiori. La più importante sarebbe il mancato raggiungimento della quota di produzione considerata critica per la sostenibilità economica dello stabilimento: 100mila vetture all’anno.

L’intervento di un ulteriore azienda nello stabilimento come Leapmotor permetterebbe di aumentare i volumi di produzione, alleggerendo la crisi di Mirafiori. Si tratta però al momento soltanto di un’ipotesi.