Stellantis, il tavolo di confronto non convince i sindacati. Urso: “Obiettivo 200.000 auto”

Mirafiori, cuore di Stellantis: urgenza di un nuovo modello di produzione. Sindacati insoddisfatti, chiedono chiarezza su Leapmotor e la 500 ibrida

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Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Mirafiori, lo stabilimento automobilistico storico situato a Torino, continua a essere al centro dell’attenzione per Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e Psa Group. Davide Mele, responsabile Corporate Affairs del gruppo in Italia, ha rassicurato sul ruolo cruciale di Mirafiori durante un tavolo di confronto convocato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al quale hanno partecipato sindacati, autorità regionali e locali.

Urso: produrre 200.000 auto a Mirafiori con un nuovo modello

La richiesta unanime durante l’incontro è stata quella di garantire un futuro solido per lo stabilimento torinese, compresa la produzione di un nuovo modello in grado di compensare il calo delle vendite della 500 elettrica e delle Maserati, nonché di ridurre la cassa integrazione. Urso ha sottolineato l’importanza di produrre almeno 200.000 vetture a Mirafiori, richiedendo un modello competitivo che risponda alle esigenze del mercato nazionale, anche alla luce degli incentivi disponibili.

Mele, pur non confermando direttamente l’arrivo di un nuovo modello, ha espresso fiducia nella performance della 500 elettrica a Mirafiori, prevedendo numeri ambiziosi, pari a circa 100.000 unità grazie agli incentivi che possono incrementare la produzione del 20%. Riguardo alle Maserati, ha anticipato un processo di elettrificazione sulla piattaforma Folgore, con la nuova Quattroporte in arrivo entro giugno.

Nel frattempo, Mirafiori si prepara ad accogliere un nuovo reparto per la produzione di cambi elettrificati, che impiegherà oltre 500 addetti, aggiungendosi agli hub già esistenti per il riciclo e le batterie. Le prospettive di una produzione europea da parte di Leapmotor, la start-up cinese con cui Stellantis ha concluso un accordo, restano incerte.

Stellantis non offre chiarezza su Leapmotor e la 500 ibrida

La richiesta della Fiom di convocare l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, a Palazzo Chigi per chiarire le reali intenzioni del gruppo in Italia rimane in sospeso. Il sindacato continua a esigere risposte chiare, minacciando azioni di contrasto, compreso lo sciopero unitario del 12 aprile a Torino, se non saranno soddisfatte.

Le preoccupazioni derivano dall’assenza di chiarimenti riguardo alla possibile produzione di auto del partner cinese Leapmotor, che potrebbe preferire la Polonia, e alla realizzazione di una versione ibrida dell’attuale 500, prodotta a Mirafiori. Durante l’incontro al ministero, l’azienda ha evitato di affrontare direttamente entrambe le questioni.

Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, ha fatto presente che Leapmotor non ha ancora deciso se produrre un’auto elettrica in Polonia, e che su questa eventualità è intervenuto Davide Mele, ma la situazione rimane incerta. Uliano ha anche aggiunto che non è stata fornita alcuna risposta riguardo alla possibilità di produrre la 500 ibrida a Mirafiori, mantenendo quindi un clima di incertezza sul futuro dello stabilimento.

I sindacati: tavolo, insufficiente, non ci sono risposte concrete

Le reazioni dei sindacati non sono state positive, definendo il tavolo insufficiente e lamentando la mancanza di risposte concrete alle richieste avanzate. Anche le autorità locali, come il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, hanno sottolineato l’importanza di un nuovo modello per Mirafiori, offrendo la disponibilità a collaborare con Stellantis.

La Fiom ha espresso forte insoddisfazione e critiche al termine dell’incontro, definendo il tavolo sostanzialmente simile a quello precedente su Melfi. Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore mobilità, ha dichiarato che il contributo di Stellantis è stato imbarazzante e che l’azienda non ha offerto risposte concrete alle richieste avanzate.

Lodi ha evidenziato che Stellantis ha continuato a concentrarsi sulla necessità di incentivi per aumentare la produzione della 500 elettrica, senza affrontare il tema dei nuovi modelli. L’azienda ha focalizzato la discussione sugli hub dell’economia circolare e delle batterie, trascurando l’obiettivo fondamentale per il sindacato di raggiungere una produzione di 200.000 vetture nello stabilimento di Mirafiori, considerato il limite minimo per la sua piena operatività.

L’attenzione rimane alta su Mirafiori e sul suo ruolo nel panorama automobilistico italiano ed europeo. A breve al Mimit, si discuterà dello stabilimento di Atessa, focalizzando l’attenzione sui veicoli commerciali prodotti da Stellantis.