Manovra: resta il Reddito di cittadinanza, torna lo scudo fiscale?

Si va verso una legge di Bilancio "realista" rispetto alle risorse. Intervento soft sul Rdc, ipotesi nuovo condono per chi riporta in Italia i soldi tenuti all'estero.

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Redazione

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Di ritorno dal G20 di Bali, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sono alle prese con la bozza della legge di Bilancio, che per forza di cose dovrà fare i conti con la realtà, vale a dire con le risorse realmente dipsonibili. Ci sono 30-32 miliardi a disposizione, la gran parte destinati a misure contro il caro energia, e più di un dubbio sia sull’opportunità di varare anche una disclosure sui capitali all’estero, sia su come intervenire sul Reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, verso intervento soft

Si sta rivelando più difficile di quanto non dicessero le promesse elettorali ridimensionare il Reddito di cittadinanza. Nonostante il sussidio costi circa 8 miliardi all’anno, un’eventuale stretta sulle regole sarà soft e i risparmi che si potranno mettere in preventivo piuttosto ridotti. Come ha sottolineato il sottosegretario leghista Claudio Durigon, il momento sconsiglia di lasciare completamente scoperte centinaia di famiglie da un momento all’altro. Così come è emerso che trovare un’occupazione a coloro che risultano abili al lavoro (circa uno su tre dei percettori) sarà molto difficile, perché le imprese per prime sono poco interessate ad assumere persone che hanno un basso livello di istruzione e scarse o nulle esperienze lavorative.

Probabile che in prima battuta tutto si limiti a una norma bandiera sui controlli e forse sul décalage della prestazione per chi può lavorare (tre anni in tutto, con l’assegno intero assicurato solo per 18 mesi, l’ipotesi).

Tetto contante

Nella legge di bilancio entrerà l’aumento a 5mila euro dal primo gennaio del tetto al contante, che altrimenti nel 2023 passerebbe da 2mila a mille euro. La misura era inizialmente prevista dal dl aiuti quater, di cui si attende la pubblicazione in gazzetta ufficiale, ma – sembra anche dopo un’obiezione del Quirinale – è stato spostato sul disegno di legge di bilancio, per la mancanza dei requisiti d’urgenza tipici della decretazione. “A prescindere dal merito, un evidente scivolone del governo”, la critica di Mariastella Gelmini (Azione) riportata dall’Ansa.

Scudo fiscale, torna il condono?

In queste ore sono in corso valutazioni sulla possibilità di riproporre uno scudo per l’autodenuncia e il rientro dall’estero dei capitali nascosti al fisco, una soluzione simile a quella realizzata dal governo Renzi, che nel 2015 portò a recuperare circa 2,5 miliardi di euro.

L’effetto di una nuova disclosure è stimato in 3-5 miliardi, che andrebbero a rinforzare l’ammontare di 30-32 miliardi emerso nelle riunioni delle ultime ore sulla manovra, 21 dei quali (in deficit) destinati ad aiuti per famiglie e imprese a fronteggiare il caro energia. Dai tecnici sarebbe arrivato il suggerimento di proporre questa misura in un altro provvedimento. Il Mef, in una nota, ha chiarito che “nessun condono di carattere penale troverà posto, in ogni caso, nella manovra”, le cui misure “sono al momento in fase di valutazione politica”.

Pensione: Quota 41

Ci sarà la possibilità di andare in pensione con 41 anni di contributi, come vuole la Lega, ma con un vincolo d’età (62 anni), anche qui in attesa di una riforma complessiva della previdenza.

Lavoro: taglio cuneo fiscale

Ci sarà la conferma del taglio del cuneo fiscale di due punti, già decisa per il solo 2022 dal governo Draghi, ma difficilmente si andrà oltre, i costi diverrebbero proibitivi.