Italia in recessione nel 2023. FMI taglia la crescita dello 0,2%

La recessione diventa esplicita nelle tabelle del World Economic Outlook diffuso l’11 ottobre dal Fmi. Deficit in salita e debito non scenderà.

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Redazione

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Il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le previsioni sull’economia globale. Nel suo World Economic Outlook, l’Fmi ha tagliato di 0,9 punti la stima sul Pil italiano del 2023 al -0,2%. Crescita negativa è attesa anche in Germania (-0,3%) con un taglio di 1,1 punti rispetto alle stime dello scorso luglio.

Si tratta delle due performance peggiori tra le economie avanzate e nell’Ue sul 2023 e sono gli unici casi di recessione prevista assieme alla Svezia (Pil 2023 -0,1%). Al rialzo invece le attese per il 2022: +0,2 punti sull’Italia (per cui indica una espansione del 3,2%) e +0,3 punti sulla Germania (prevedendo un +1,5%).

Faro sull’talia

L’Italia “è uno dei paesi per i quali c’è stata un revisione positiva della crescita per il 2022″: per il prossimo anno però si prevede un “forte rallentamento in gran parte dovuto ai prezzi dell’energia ma anche all’impatto della stretta monetaria”, ha affermato il capo economista del Fmi, Pierre Olivier Gourinchas. “Ci attendiamo che l’Italia entri in recessione tecnica nei trimestri a venire”, prevalentemente a causa del forte contraccolpo dei rincari dell’energia e dell’alta inflazione sui redditi, “mentre i rischi” sulle prospettive economiche “sono al ribasso”, ha spiegato anche Petya Koeva Brooks, vice capo economista del Fondo monetario internazionale durante la conferenza stampa di presentazione del World Economic Outlook.

Quadro globale

Per quel che riguarda il quadro generale, “nubi di tempesta si addensano” sull’economia globale, sulla quale gravano rischi al ribasso. l’Fmi conferma la crescita del 2022 al +3,2% ma rivede al ribasso quella del 2023 al 2,7% (-0,2 punti percentuali sulle stime di luglio). “Più di un terzo dell’economia globale si contrarrà nel 2023, mentre le tre maggiori economie – Usa, Cina e Unione Europea – continueranno lo stallo. In breve, il peggio deve ancora venire e per molti il 2023 sarà avvertito come recessione”, ha aggiunto Gourinchas, sottolineando come l’invasione della Russia continua a destabilizzare con forza l’economia globale.

L’area Euro crescerà più degli Stati Uniti nel 2022, ma poi frenerà in modo più deciso il prossimo anno. Il Fmi stima un pil in crescita del 3,1% nel 2022, ovvero 0,5 punti percentuali in più su luglio, mentre la crescita americana si fermerà all’1,6% (-0,7 punti). Nel 2023 la situazione si inverte: il pil a stelle e strisce crescerà dell’1,0% (invariato rispetto a luglio), mentre Eurolandia metterà a segno un +0,5% (-0,7 punti).