Bond Intermonte e Barclays a tasso misto con rendimento iniziale all’8%

Cedole trimestrali reinvestibili per l'obbligazione Intermonte-Barclays. Si tratta di un bond callabile a struttura fixed to floating rate

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Pubblicato: 15 Aprile 2024 17:16

Da Intermonte e Barclays arriva un nuovo bond a 16 anni con una struttura fixed to floating rate, cioè stabile all’inizio ma che può variare nel corso del tempo in base alle condizioni del mercato.

Da Intermonte un nuovo bond a 16 anni

Il nuovo bond arriva da Intermonte, banca di investimenti quotata e indipendente, grazie alla collaborazione con la britannica Barclays. La prima realtà ne ha curato l’ideazione, la seconda si è occupata dell’emissione.

Il titolo ha codice Isin XS2728016739, è denominato in euro, è quotato sul mercato Euro Tlx di Borsa Italiana e ha, come anticipato, una durata massima di 16 anni. Per i primi due anni l’obbligazione prevede il pagamento di un tasso fisso lordo dell’8% annuo. Il pagamento arriverà tramite cedola trimestrale. Ma dal terzo anno in poi il bond pagherà un tasso variabile indicizzato all’Euribor a 3 mesi, con floor allo 0% e cap al 6%. Anche in questo caso il pagamento delle cedole avverrà a tre mesi.

L’acquisto avverrà a sconto: l’obbligazione viene emessa a 100 e l’emittente terrà l’offerta a un prezzo di mercato inizialmente tenuta ferma a 99. Tale scelta genererà un rendimento aggiuntivo dell’1%.

Le cedole potranno essere a loro volta reinvestite, aumentando il tasso di rendimento complessivo dell’obbligazione. Cedole a tre mesi sono relativamente rare e sono particolarmente apprezzate dagli investitori retail, cioè famiglie e piccoli risparmiatori.

Obbligazione callabile

Il bond Intermonte-Barclays può essere rivenduto in ogni momento. E quella offerta al pubblico è una cosiddetta “obbligazione callabile”: il soggetto emittente può cioè scegliere la strada del rimborso anticipato discrezionale. A partire da marzo 2026 ogni anno potrà essere deciso il rimborso anticipato del titolo pagando il 100% del valore nominale più gli interessi relativi all’ultimo periodo di maturazione della cedola.

“Nonostante la marcata flessione rispetto ai picchi toccati lo scorso ottobre, il livello dei tassi resta ad oggi interessante. L’appetito degli investitori italiani per il reddito fisso non accenna a calare, come conferma la raccolta record registrata dalla terza emissione del Btp Valore. Tuttavia, anche nel comparto obbligazionario è fondamentale tenere a mente la regola aurea della diversificazione. Inoltre, oltre ai titoli di Stato, è bene puntare anche su corporate bond di società ad alto standing” dichiara Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte.

“Questa emissione, grazie alla struttura fixed to floating unita alla trimestralità della cedola, è un utile strumento per diversificare il portafoglio. Inoltre, serve a cavalcare una curva dei tassi attesa in calo per i prossimi due anni, in corrispondenza dell’allentamento della politica monetaria globale” conclude Michele Fanigliulo, responsabile soluzioni di investimento della divisione digitale di Intermonte.

Agli investitori retail si ricordano poi la quarta emissione di Btp Valore e i classici Btp e prodotti postali.

Il ruolo della Bce

La nuova emissione sfrutta le contingenze dei mercati per garantire i massimi rendimenti. Nel primo biennio, i tagli della Bce dovrebbero portare al calo dei tassi. Il primo biennio è quello in cui il bond Intermonte rende l’8%. Dal terzo anno di rendimento, a meno di cambi di direzione nella politica monetaria, si dovrebbe assistere a una nuova ripresa dell’inflazione, con conseguenti ripercussioni sui tassi di interesse.