L’inflazione sale a +1,9% a marzo, cresce ancora il prezzo del carrello della spesa

Per una coppia con due figli, il dato si traduce in un aumento del costo della vita di 687 euro su base annua. I dati possono anche peggiorare, visti i rincari di Pasqua

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 16 Aprile 2025 12:59

A marzo 2025 l’inflazione accelera ma meno del previsto. Secondo le stime, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al netto dei tabacchi, segna un aumento dello 0,3% rispetto a febbraio e dell’1,9% su base annua.

Si tratta di un dato in crescita rispetto all’1,6% di febbraio, ma leggermente inferiore rispetto al 2% indicato nella stima preliminare.

Continua l’aumento dei beni energetici

I beni energetici si confermano tra i principali motori dell’inflazione, con un incremento del 3,2% su base annua. In particolare, la componente non regolamentata segna una crescita marcata del +1,3%. Diversi fattori internazionali, come le oscillazioni dei prezzi del petrolio, contribuiscono a questa dinamica.

L’aumento dei prezzi dell’energia ha ripercussioni diffuse sull’economia: determina infatti un rialzo dei costi di trasporto e produzione, e pesa sulle bollette domestiche. Le famiglie italiane si trovano così a fronteggiare spese maggiori per luce, gas e carburanti, con una conseguente riduzione del potere d’acquisto destinato ad altri consumi. Per contenere gli effetti di questo scenario, è stato confermato anche per il 2025 il bonus bollette, con l’obiettivo di offrire un sostegno concreto a un’ampia fascia della popolazione.

Quali beni sono cresciuti di prezzo

Le categorie di beni e servizi che sono cresciute più della media sono:

  • abitazione, acqua, elettricità e combustibili: +6,0%;
  • servizi ricettivi e di ristorazione: +3,3%;
  • bevande alcoliche e tabacchi: +3,2%;
  • istruzione: +2,9%;
  • altri beni e servizi: +2,7%;
  • prodotti alimentari e bevande analcoliche: +2,5%;
  • servizi sanitari e spese per la salute: +1,4%;
  • ricreazione, spettacoli e cultura: +1,4%;
  • abbigliamento e calzature: +0,8%;
  • mobili, articoli e servizi per la casa: +0,2%.

Infine, ci sono anche alcuni cali di prezzo:

  • trasporti: -0,9%;
  • comunicazioni: -4,8%.

Cresce il carrello della spesa

Nel comparto alimentare, i prodotti non lavorati hanno registrato un incremento del 3,3%, il che incide sensibilmente sul bilancio familiare. Trattandosi di alimenti essenziali per la dieta quotidiana, il loro rincaro incide in modo significativo sul bilancio delle famiglie.

Il cosiddetto “carrello della spesa“, che include alimenti, prodotti per la cura della casa e dell’igiene personale, è aumentato del 2,1% rispetto a marzo 2024. Si tratta di un indicatore chiave, poiché riflette l’andamento dei prezzi di beni di prima necessità che pesano ogni giorno sulle tasche degli italiani. Anche i prodotti a elevata frequenza d’acquisto hanno mostrato una crescita contenuta, pari all’1,9%, come:

  • pane;
  • latte;
  • articoli per l’igiene.

Pur in un contesto di inflazione generalizzata, la stabilità di questi prezzi rappresenta un piccolo margine di respiro per le famiglie, trattandosi di spese ricorrenti e difficilmente comprimibili.

Gli aumenti delle famiglie

Prosegue quindi l’impennata dei prezzi, che su base tendenziale prosegue ininterrottamente dallo scorso settembre (era +0,7%), ossia da 6 mesi. Il rischio è che le speculazioni sulle ferie e sulle festività di aprile possano continuare e che l’infiammata dei prezzi possa proseguire. Afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

Se l’inflazione pari a +1,9% significa, per una coppia con due figli, un aumento del costo della vita complessivo pari a 687 euro su base annua, ben 228 euro in più se ne vanno solo per i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche e 249 per il carrello della spesa, ossia per le spese obbligate. Per i Servizi ricettivi e di ristorazione si pagano già 105 euro in più rispetto allo scorso anno. Una vera e propria stangata.

Di seguito, ecco l’elenco di tutte le divisioni di spesa elaborate dall’Unc:

Divisioni di spesa Famiglia media Coppia con 1 figlio Coppia con 2 figli Inflazione annua di marzo
Prodotti alimentari e bevande analcoliche 158 202 228 +2,5%
Bevande alcoliche e tabacchi 17 23 22 +3,2%
Abbigliamento e calzature 10 14 17 +0,8%
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 243 256 264 +6,0%
Mobili, articoli e servizi per la casa 3 3 4 +0,2%
Servizi sanitari e spese per la salute 20 23 23 +1,4%
Trasporti -31 -47 -51 -0,9%
Comunicazioni -42 -56 -62 -4,8%
Ricreazione, spettacoli e cultura 17 23 30 +1,4%
Istruzione 6 9 17 +2,9%
Servizi ricettivi e di ristorazione 62 87 105 +3,3%
Altri beni e servizi 69 96 90 +2,7%
Totale rincaro annuo 530 634 687 +1,9%
Carrello della spesa 174 224 249 +2,1%