Unicredit cede quota Webuild “a sconto”: titolo a picco in Borsa

Il titolo è crollato del 6% in Borsa allineandosi al prezzo di collocamento a 2,2 euro

Foto di QuiFinanza

QuiFinanza

Redazione

QuiFinanza, il canale verticale di Italiaonline dedicato al mondo dell’economia e della finanza: il sito di riferimento e di approfondimento per risparmiatori, professionisti e PMI.

Doccia fredda per Webuild e per il mercato, sorpreso dall’improvvisa uscita di Unicredit dal capitale della società di costruzioni, nata dall’integrazione di due grandi aziende italiane, Salini ed Impregilo, e dall’affermazione del Gruppo in ambito internazionale con l’acquisizione di altre realtà, come Lane negli Stati Uniti.

L’operazione

Unicredit, entrata in Webuild nel 2019 con una quota prossima al 5% ad un prezzo di carico di 1,5 euro per azione, ha effettuato ieri un Book Building accelerato (collocamento veloce di una quota sul mercato) per l’intera quota del 4,99% del capitale di Webuild o del c12% del free float.

La vendita ha riguardato 50,9 milioni di azioni del Gruppo, che sono state collocate ad un prezzo di 2,2 euro per azione, per un controvalore complessivo di 112 milioni di euro. Il corrispettivo per azione, pur superiore al prezzo di carico, è a sconto dell’8,9% rispetto alla chiusura di ieri a a 2,416 euro.

Titolo a picco in Borsa

Le azioni Webuild hanno aperto piuttosto male oggi in Borsa, venendo subito congelate per eccesso di ribasso a causa di un panic selling, poi riammesse alle negoziazioni con una perdita di circa il 5%. A metà seduta i titolo ha addirittura ampliato il ribasso a circa il 6% a 2,27 euro per azione. Scambi molto voluminosi per oltre 64 milioni di pezzi trattati, a fronte dei poco più di 6 milioni della vigilia e dei circa 14 milioni scambiati in giornate particolarmente intense. C’è anche da dire che da inizio anno Webuild ha guadagnato circa il 30%.

Possibile un effetto domino?

Nel capitale di Webuild, oltre a Unicredit, è presente anche Intesa Sanpaolo con una quota del 4,6%. Le due banche avevano fatto il loro ingresso nel capitale dell’impresa di costruzioni con la sottoscrizione dell’aumento di capitale per Progetto Italia. L’azionariato attuale di Webuild comprende poi Salini con il 39.7% e CPD Equity con il 16.5%. Il flottante sul mercato è pari al 37,2%.

Cosa ne pensano gli analisti

Per gli analisti il ribasso del titolo potrebbe anche rappresentare un’occasione d’acquisto: comprare a sconto per sfruttare i successivo upside. Le valutazioni ed i giudizi espressi dagli analisti su Webuild sono molto positivi. Per Exane Bnp Paribas, Intermonte e Mediobanca il titolo è Outperform. Banca Akros consigliava di “accumulare” indicando un Target Price di 2,4 euro, mentre Kepler Cheuvreux consigliava un Buy con TP a 2,7 euro.