Transazioni finanziarie entro 24 ore dal 2027. Bruxelles lavora al dimezzamento delle tempistiche all’interno delle Borse europee, per rendere i mercati dei capitali nell’Unione europea maggiormente competitivi a livello mondiale. La proposta della Commissione Ue prevederebbe la riduzione da due a un giorno delle operazioni finanziarie e del conseguente “settlement”, in italiano “regolamento”, procedura attraverso la quale l’acquirente riceve il titolo e il venditore riceve il contante.
L’emendamento allo studio della commissaria agli affari finanziari, Maria Luís Albuquerque, andrebbe a modificare la normativa europea di riferimento del 2014 e dovrebbe entrare in vigore a partire dall’11 ottobre 2027.
L’emendamento di Bruxelles
Come spiegato dalla commissaria portoghese, il periodo di due anni prima dell’introduzione della nuova normativa permetterebbe agli “operatori di mercato il tempo sufficiente per sviluppare, testare e concordare processi e standard per garantire un’introduzione ordinata della nostra proposta sui mercati dell’Unione europea”.
“La nostra proposta ridurrà i costi, aumenterà l’efficienza e migliorerà la liquidità, come richiesto dal settore finanziario – ha spiegato Maria Luís Albuquerque -. Ci impegneremo inoltre a coordinarci con gli altri Paesi europei che intendono seguire la stessa procedura, in particolare con il Regno Unito e la Svizzera, visti gli stretti legami tra i nostri mercati finanziari”.
Il taglio dei tempi
La proposta di Bruxelles, attesa all’esame del Parlamento e del Consiglio europeo, arriva con il sostegno del Sistema europeo delle Banche centrali (Sebc) e dell’Esma, l’autorità di sorveglianza degli strumenti finanziari e dei mercati, che avevano redatto un rapporto con le raccomandazioni relative anche al taglio delle tempistiche delle transazioni.
Sia la Commissione che le autorità hanno previsto benefici tangibili dalla revisione, come l’aumento dell’automazione e dell’efficienza dei processi post-trading, la diminuzione dei rischi e dei requisiti di margine, oltre l’eliminazione dei costi e degli ostacoli legati ai disallineamenti tra Borse.
Nel dettaglio, “la modifica legislativa proposta ridurrebbe il ciclo di regolamento sui titoli – quali azioni od obbligazioni – eseguite nelle sedi di negoziazione dell’Ue da due giorni lavorativi (il cosiddetto ‘T+2’) a un giorno lavorativo dopo la negoziazione (‘T+1’)”. Tempistiche che sono già in atto nel caso dei titoli di debito pubblico.
Come spiegato dalla Commissione europea, più brevi sono i tempi del “settlement” più si riducono i rischi e meno tempo devono attendere gli investitori per ricevere denaro o titoli, con maggiori possibilità di effettuare altre operazioni.
La misura è stata già adottata nel mondo da diversi Paesi, come la Cina, l’India, gli Stati Uniti e il Canada, e permetterà alle Borse europee di ridurre i costi legati alle differenze di regole proprio con gli altri mercati internazionali.
La modifica eviterà, inoltre, la frammentazione tra gli stessi mercati europei, dove ogni giorno sono regolati circa 4mila miliardi di titoli.