Il mercato unico dei capitali fa un altro piccolo passo avanti. Il Consiglio Europeo ha adottato nuove norme per migliorare i mercati europei dei capitali e rafforzare la tutela degli investitori nell’UE, attraverso una nuova regolamentazione dei gestori di fondi tradizionali ed alternativi.
Le modifiche alla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi (GEFIA) e ai fondi di investimento classici dell’UE (OICVM o organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari) fanno parte del pacchetto sull’unione dei mercati dei capitali presentato dalla Commissione il 25 novembre 2021. L’unione dei mercati dei capitali è l’iniziativa dell’UE che mira a creare un autentico mercato unico dei capitali in tutta l’UE con l’obiettivo di garantire flussi di investimenti e risparmi in tutti gli Stati membri a vantaggio di cittadini, imprese e investitori.
Soggetti destinatari
La nuova direttiva, innanzitutto, modifica la direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi, che disciplina i gestori di fondi speculativi, fondi di private equity, fondi di debito privato, fondi immobiliari e altri fondi di investimento alternativi operanti in ambito europeo.
La direttiva aggiorna inoltre il quadro per gli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM), vale a dire i fondi di investimento classici al dettaglio armonizzati a livello UE, come i fondi comuni di investimento e le società di investimento.
Garanzie sulla liquidità
Le nuove regole migliorano la disponibilità di strumenti di gestione della liquidità, grazie all’introduzione per i gestori di nuovi requisiti che prevedono l’attivazione di tali strumenti. Ciò contribuirà a garantire che i gestori di fondi dispongano di validi strumenti per far fronte a deflussi significativi in periodi di turbolenza finanziaria.
Nuove regole per fondi che concedono prestiti
La direttiva modificativa contempla anche un nuovo quadro per i fondi che concedono prestiti, vale a dire i fondi che forniscono credito alle imprese, integrato da vari requisiti volti ad attenuare i rischi per la stabilità finanziaria e garantire un livello adeguato di protezione degli investitori.
La direttiva introduce anche novità per la delega a terzi da parte di gestori degli investimenti, consentendo loro di attingere alle migliori risorse offerte dagli specialisti del mercato, fatta salva la vigilanza rafforzata e la preservazione dell’integrità dei mercati
Più cooperazione in UE
Tra gli altri elementi fondamentali delle nuove norme figurano il miglioramento della condivisione dei dati e della cooperazione tra le autorità e nuove misure per individuare i costi indebiti che potrebbero gravare sui fondi, e quindi sui loro investitori, e per scongiurare eventuali denominazioni fuorvianti al fine di tutelare meglio gli investitori.