Btp indicizzato da record: domanda oltre otto volte l’offerta

L'emissione sindacata del Tesoro ha fatto sold-out sui mercati internazionali, confermando l'interesse degli investitori per i titoli del debito pubblico italiano

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Redazione

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Piazza pulita per la prima tranche del BTP€i a 10 anni, il titolo di stato decennale italiano indicizzato all’inflazione, che ha sollecitato una domanda pari ad otto volte l’offerta. Una conferma dell’interesse che i titoli italiani riscuotono presso gli investitori nazionali ed anche internazionali. Lo Spread BTP-Bund ieri si è stabilizzato attorno ai 125 punti, con un rendimento del BTP decennale italiano che ha chiuso al 3,69%.

Il collocamento del BTP€i è stato effettuato mediante un sindacato costituito da cinque lead manager – Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, BofA Securities Europe, Citibank Europe Plc, HSBC Continental Europe e Société Générale Inv. Banking – e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager.

I risultati dell’asta

L’asta marginale del BTP€i si è chiusa con il collocamento di una prima tranche da 5 miliardi di euro. La domanda è risultata oltre otto volte superiore all’offerta per un  41,89 miliardi di euro da circa 165 investitori. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,763 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione dell’1,83% pagato in due cedole semestrali. Va ricordato che il BTP€i ha scadenza 15 maggio 2036, godimento 15 novembre 2023 e regolamento fissato per il 26 marzo 2024.

L’asta precedente

La precedente asta del BTP€i risale a fine luglio 2023, quando il titolo in scadenza il 15 maggio 2033 è stato collocato per un importo di 1,25 miliardi a fronte di una domanda inferiore ai 2 miliardi, in nessuna delle aste svolte nel 2023 la domanda è risultata così importante come nel collocamento di marzo 2024. Ma secondo gli esperti la corposa domanda potrebbe esser stata motivata da un rendimento più attrattivo che ha sfiorato il 2%.

Sold-out anche per il green bond europeo

Nella stessa giornata anche l’UE ha collocato un green bond con una domanda record. La terza emissione dell’anno del NextGenerationEU (NGEU) Green Bond ha raccolto infatti una domanda di 86,5 miliardi di euro, che risulta superiore di 12 volte rispetto all’importo offerto di 7 miliardi di euro. Il bond a 25 anni è stato collocato ad un rendimento del 3,339% e ad un prezzo di 98,481. Lo spread sul mid-swap è di 80 pb, che equivale a 78,5 pb rispetto al Bund green con scadenza il 15 agosto 2050 e 6,7 pb rispetto al Bund green con scadenza il 25 giugno 2049.

I proventi della transazione saranno utilizzati per finanziare progetti green nei PNRR degli Stati membri. La Commissione europea ha sinora emesso circa 35,5 miliardi di euro dei suoi 75 miliardi di euro target di finanziamento per la prima metà del 2024.