Piazza Affari vola nel 2023: capitalizzazione su livelli pre-Lehman

L'ultimo bollettino di Consob conferma l'anno estremamente positivo del mercati italiano, che ha visto crescere la capitalizzazione e gli ingressi. Tornano i riflettori anche sui titolo di Stato

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Redazione

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Piazza Affari chiude un 2023 davvero buono, tornando addirittura sui livelli pre-Lehman, cioè prima che lo scoppio della crisi finanziaria globale mettesse al tappeto i mercati. E’ quanto emerge dal consueto bollettino di Consob, che evidenzia una performance positiva del nostro mercato finanziario, anche rispetto al PIL.

Cresce la capitalizzazione di Borsa

Alla fine del secondo semestre 2023, la capitalizzazione di Borsa è cresciuta del 20,5%, attestandosi a 574 miliardi di euro, rispetto ai 476 miliardi di fine 2022. Il rapporto fra capitalizzazione e PIL è cresciuto dal 24% al 28%.

Includendo anche i dati di Euronext Growth Milan (Egm), la piattaforma multilaterale di negoziazione costituita come mercato non regolamentato per le piccole e medie imprese, nonché il sistema multilaterale di negoziazione Vorvel, la capitalizzazione complessiva a fine 2023 è salita del 19% a 586 miliardi rispetto ai 490,9 miliardi di fine 2022.  E’ cresciuto anche il peso rispetto al PIL al 28,6% rispetto al 25% dell’anno prima.

Sostanzialmente stabile (730 miliardi di euro) il controvalore degli scambi di azioni di società quotate italiane sulle piattaforme nazionali ed europee.

Un listino “attrattivo” per le PMI (e non solo…)

Il numero di società quotate italiane, sempre secondo la Consob, è salito a 428 società, dalle 412 di fine 2022 e dalle 419 di fine giugno, per effetto degli ingressi su Euronext Growth Milan (EGM) (+10 società) e della riduzione di una sola unità su Vorvel.

Il 2023 evidenzia una battuta d’arresto nella tendenza delle società italiane ad abbandonare la Borsa. – sottolinea Consob –  Positivo (+3) il saldo tra entrate e uscite sul listino principale, Euronext Milan: a fronte di 9 new entry si registrano 6 delisting

Il ritorno dei “BOT-People”

In aumento (+25%) il volume delle negoziazioni su titoli di Stato della Repubblica Italiana. Il controvalore dei bond governativi passati di mano sulle piattaforme italiane è salito nel 2023 a 4.500 miliardi di euro dai 3.600 del 2022. Pressoché costanti gli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato.

La crescita del controvalore di titoli di stato negoziati è avvenuta soprattutto nel secondo semestre 2023, quando si è registrato un aumento del 79% rispetto al secondo semestre 2022, mentre è rimasto pressoché costante il controvalore degli scambi di obbligazioni di emittenti italiani diverse dai titoli di Stato.

Gli altri strumenti

Il controvalore degli scambi di ETF e strumenti finanziari derivati cartolarizzati (ETC/ETN) è risultato in calo (-20%), al contrario del controvalore degli scambi dei fondi comuni, in rialzo del 17%.