Bond sovrani “green” e “sostenibili” crescono nel primo trimestre

È quanto emerge dall'ultimo rapporto GSS Bond Market Trends di Mainstreet Partners, da cui emerge che gli emittenti sovrani hanno aumentato le emissioni ad oltre 500 miliardi di dollari

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Redazione

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Pubblicato: 24 Maggio 2024 10:54

Nel primo trimestre di quest’anno è proseguita la forte crescita dei GSS Bond sovrani, ovvero dei bond emessi dagli stati ed altre organizzazioni governative collegati agli obiettivi SDG che comprendono Green, Social, Sustainability e Sustainability-linked Bond. Oltre 40 gli emittenti sovrani che hanno emesso questo tipo di bond per un valore di oltre 500 miliardi di dollari. È quanto emerge dall’ultimo report GSS Bonds Market Trends di Mainstreet Partners, società londinese specializzata in strumenti ESG e dati di impatto.

Il 2023 un anno record

La performance del primo trimestre di quest’anno segue un 2023 da record. Le emissioni di Bond sovrani “sostenibili” lo scorso anno hanno totalizzato una cifra record di 160 miliardi di dollari, rappresentando una percentuale del 31% dei GSS Bond emessi complessivamente nel 2023.

La gran parte delle emissioni sono denominate in euro o in dollari, sia per la grandezza di questi mercati, che per il maggior interesse che l’Unione Europea, ad esempio, ha verso la transizione energetica e verso gli obiettivi climatici. Le scadenze di questo genere di bond sono sono tendenzialmente più lunghe, essendo destinate a finanziare progetti che impegnano un arco temporale più ampio.

Un terzo del mercato dei bond sostenibili

Gli emittenti sovrani e quelli sovranazionali coprono poco più di un terzo dell’intero mercato dei bond “sostenibili”. Gli emittenti corporate coprono circa il 63& dell’intero mercato e questo spiega anche perché le emissioni green sono le più usate. Gli emittenti governativi rappresentano il 22% del mercato e quelli sovranazionali il 15%.

Quali tipologie

Il segmento sovereign è più incline ad emettere la categoria dei Green Bond, che rappresentano circa il 73% delle emissioni GSS da parte degli emittenti sovrani, rispetto al 61% degli emittenti Corporate (imprese) ed al  40% degli emittenti sovranazionali. I Sustainability Bond rappresentano la seconda categoria più sperimentata, rappresentando il 21% delle emissioni sovrane GSS. Meno usati i Social Bond (rappresentano solo il 5% delle emissioni) ed i Sistainability-linkwed bond (l’1%).

Sebbene la categoria “green” sia la più usata, molti emittenti sovrani hanno mostrato interesse anche per i Sustainability Bonds negli ultimi anni. E’ il caso del Messico, primo emittente sovrano ad aver collocato dei Sovereign SDG Bond.

Quali progetti sono destinati a finanziare

Vi sono importanti differenze a livello geografico nell’utilizzo delle risorse generate dai collocamenti di Bond GSS, a seconda della sensibilità che ciascun Paese o Continente ha verso certe tematiche e non altre. Ad esempio,  in Asia, una grande fetta di emissioni (il 30%) è destinata a finanziare progetti legati ad edifici green (Green Buildings), mentre in Europa sono molti i finanziamenti (il 43% de totale) diretti alla mobilità sostenibile. In Africa, la gran parte delle risorse (il 39%) è destinata alle infrastrutture per la gestione dell’acqua.