Bce, più facile la concessione di mutui per la casa

Lo rileva l'ultimo sondaggio trimestrale della Bce, secondo cui invece le condizioni creditizie alle imprese si sono irrigidite

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Redazione

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Gli standard di credito (condizioni contrattuali, criteri di approvazione, linee guida interne) si sono irrigiditi leggermente per le imprese, mentre si registra un allentamento per quanto concerne la concessioni di mutui per l’acquisto di una casa,  stante la competizione in essere e gli elevati tassi di interesse praticati dalle banche. Lo rileva l’ultima indagine trimestrale della Banca Centrale Europea, condotta dall’Eurosistema fra il 29 febbraio ed il 15 marzo 2024 su un campione di 157 banche.

Le condizioni creditizie

L’indagine evidenzia che, nel primo trimestre dell’anno, si è registrato un leggero inasprimento degli standard di credito per quanto concerne i prestiti alle imprese: la percentuale netta è risultata in calo al 3% dal 9% precedente.

Per la prima volta dal quarto trimestre del 2021, invece, le banche hanno segnalato un moderato allentamento dei loro standard creditizi per quanto riguarda i prestiti alle famiglie per l’acquisto di una casa (percentuale netta al 6%), mentre i criteri per il credito al consumo e altri prestiti alle famiglie si sono inaspriti ulteriormente (percentuale netta al 9%).

Quali fattori hanno influenzato gli standard

La percezione del rischio è l’elemento che ha continuato a esercitare le maggiori pressioni restrittive su tutte le categorie di prestiti (imprese, mutui casa, credito al consumo), mentre la concorrenza fra banche, soprattutto il campo dei mutui immobiliari, e la tolleranza al rischio dimostrata dagli Istituti di credito hanno contribuito a un allentamento degli standard creditizi.

La domanda di prestiti

Le banche hanno segnalato un calo della domanda di prestiti o di utilizzo di linee di credito da parte delle imprese, nel primo trimestre dell’anno, ed un lieve calo della domanda di mutui da parte delle famiglie. La domanda di credito al consumo e altri prestiti alle famiglie è risultata invece sostanzialmente stabile.

Come è avvenuto negli ultimi trimestri, l’aumento dei tassi di interesse, nonché la riduzione degli investimenti fissi per le imprese e la minore fiducia dei consumatori, hanno esercitato una freno sulla domanda di prestiti. Un trend che contrasta con le aspettative di stabilizzazione formulate in precedenza dalle banche.

Le aspettative sul 2° trimestre

Per il secondo trimestre del 2024, le banche si aspettano una moderata stretta degli standard creditizi per i prestiti alle imprese e condizioni di credito stabili per i prestiti alle famiglie.

Per quanto concerne la domanda, gli Istituti di credito si aspettano un moderato calo della domanda di prestiti alle imprese e un aumento della domanda di prestiti alle famiglie nel secondo trimestre del 2024.

Quantitative Tightening e TLTRO III

Il Quantitative Tightening (QT) della Bce, ossia il processo inverso del Quantitative Easing, che consiste nella riduzione degli stock di attività precedentemente acquisite sta avendo un impatto negativo sulle condizioni di finanziamento e sulle posizioni di liquidità delle banche, determinando un moderato inasprimento dei termini e delle condizioni e un effetto negativo sui volumi dei prestiti.

Le banche dell’area dell’euro hanno inoltre indicato che la graduale eliminazione della terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III) ha continuato a incidere negativamente sulle posizioni di liquidità delle banche.

Un impatto positivo è stato esercitato, negli ultimi sei mesi, dalle decisioni della Bce sui tassi di interesse, anche se si prevede che l’impatto diminuirà e si invertirà nei prossimi sei mesi.