Banca Ifis, la banca controllata dalla famiglia Furstenberg Fassio, ha annunciato oggi il lancio di un’OPAS su illimity Bank, l’istituto fondato da Corrado Passera, in vista del delisting e di una aggregazione, che punta alla creazione di una banca specializzata in finanziamenti a PMI e privati e con un solido posizionamento nel mercato degli NPL.
I termini dell’offerta
Banca Ifis ha annunciato un’offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria sul 100% delle azioni illimity Bank quotate sul mercato Euronext Milan. In particolare, Banca Ifis riconosce un corrispettivo in contanti ed azioni che esprime una valorizzazione unitaria pari a 3,55 euro per ogni azione illimity, che riconosce un premio del 5,8% sul valore del titolo alla chiusura di ieri 7 gennaio 2025. Un premio piuttosto piccolo che si presta ad un possibile ritocco all’insù per assicurare il successo dell’operazione. Tale corrispettivo è composto da: 0,1 azioni di Banca Ifis di nuova emissione per ciascuna azione di illimity Bank e una componente in denaro pari a 1,414 euro.
In caso di successo dell’offerta, l’operazione – che prevede la successiva fusione per incorporazione di illimity Bank in Banca Ifis – potrà consentire al Gruppo Banca Ifis di accelerare il proprio percorso di crescita e di consolidare la leadership nel mercato italiano dello specialty finance, ampliando la base delle PMI clienti, entrando in nuovi business e in nuovi segmenti e proseguendo la leadership negli Npl. La business combination esprimerà un valore industriale maggiore delle due realtà separate, a seguito delle sinergie di costo e di ricavo che i due Gruppi post-fusione genereranno, oltre alle economie di scala.
L’operazione potrà contare su una visione industriale strategica, sostenibile e di lungo periodo, e su una governance stabile garantita dall’azionista di riferimento, La Scogliera SA che, pur scendendo per la prima volta sotto la soglia del 50%, intende mantenere il controllo del Gruppo. L’operazione creerà valore per tutti i suoi stakeholder – azionisti, clienti, dipendenti, il sistema bancari.
Benefici e costi
A livello finanziario, l’operazione porterà diversi benefici a partire dalle sinergie complessivamente stimate a regime in circa 75 milioni di euro l’anno, prima delle imposte. Queste si compongono in sinergie di ricavo per 25 milioni di euro e sinergie di costo, stimate in circa 50 milioni di euro annui, prima delle imposte.
L’integrazione tra i due Gruppi determinerà anche una maggiore diversificazione e stabilizzazione del profilo della raccolta, attraverso l’ampliamento della base dei depositanti. Confermata anche una dotazione patrimoniale particolarmente solida, stimata in un CET1 Ratio pro-forma superiore al 14%.
I costi di integrazione funzionali allo sviluppo delle sinergie sono stimati complessivamente in circa 110 milioni euro e saranno sostenuti nel corso del 2025.
Coerente con strategia La Scogliera
L’operazione “è coerente con la visione di lungo periodo dell’azionista di controllo di Banca Ifis”, spiega una nota de La Scogliera, azionista riferimento di Banca Ifis, aggiungendo che “permetterà al Gruppo di accelerare la crescita, rafforzare la propria solidità, mantenere i livelli di redditività ed efficienza, giocando, al contempo, un ruolo di primo piano nella fase di consolidamento del settore necessaria ad affrontare un contesto macro-economico che sarà caratterizzato da una crescente pressione competitiva e da un quadro regolamentare sempre più articolato e in continua evoluzione, oltre che da un livello dei tassi di interesse più contenuto rispetto a quello registrato negli ultimi anni”.
“Banca Ifis – si sottolinea – potrà rafforzare la propria posizione di leadership nello speciality finance in quei segmenti di mercato più redditizi nei quali la Banca è cresciuta e si è specializzata nel suo percorso di successo di oltre 40 anni: Corporate & Commercial Banking e Npl (Non performing loans).
Vantaggi anche per gli azionisti di illimity
I vantaggi dell’operazione – spiega Banca Ifis – si trasferiranno anche sugli attuali azionisti di illimity Bank che, entrando nella compagine azionaria di Banca Ifis, beneficeranno della provata capacità di execution, di volumi e utili superiori e una politica di dividendo progressiva ad alta remunerazione, come dimostra la base dividendi dell’ultimo piano industriale, e con uno dei maggiori payout ratio del mercato italiano.
Attualmente, nel capitale di banca Ifis risultano presenti Banca sella Holding con una quota del 10%, FermION Investment Group Limited di Andrea Pignataro al 9,4%, Fidim Srl della famiglia Rovati al 7,7%, Tensile – Metis Holdings Sarl al 7,3%, AMC Metis al 6,3% ed il fondatore Corrado Passera con il 4%.