Capitale italiana della cultura 2026: le città candidate

Le 26 candidature provengono da 14 regioni italiane, con un'ampia distribuzione geografica

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Sono pervenute al Ministero della cultura un totale di 26 manifestazioni di interesse per il bando Capitale italiana della cultura 2026, provenienti da città o unioni di comuni. Il termine di scadenza stabilito dal bando era il 4 luglio. I comuni che hanno presentato la propria candidatura provengono da 14 regioni italiane, con una vasta distribuzione geografica che va dal Nord al Sud del Paese. Per continuare nella competizione per il titolo, le aspiranti capitali dovranno inviare entro il 27 settembre un dossier che sarà successivamente valutato da una commissione composta da sette esperti indipendenti di grande prestigio nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione del territorio e del turismo.

Le precedenti Capitali della Cultura

L’ultima città ad essere designata Capitale Italiana della Cultura è stata Agrigento, per il 2025. Prima di Agrigento, Pesaro sarà la capitale della cultura nel 2024, mentre Bergamo e Brescia condivideranno il titolo per il 2023. La città vincitrice avrà l’opportunità di mettere in risalto, per un intero anno, le sue caratteristiche originali e i fattori che contribuiscono allo sviluppo culturale, considerato un motore di crescita per l’intera comunità. Il contributo statale di un milione di euro supporterà questo processo.

Il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura è stato istituito nel 2014, in seguito alla forte partecipazione al titolo di Capitale Europea della Cultura, che ha culminato con la designazione di Matera nel 2019. L’impegno dimostrato dalle sei finaliste nella costruzione di dossier di candidatura di alta qualità ha convinto il governo a proclamare le altre cinque città concorrenti – Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – come Capitali Italiane della Cultura 2015. Contestualmente, è stata indetta una selezione per individuare, a partire dal 2016, la città meritevole di questo titolo. La prima città ad ottenere il riconoscimento è stata Mantova nel 2016, seguita da Pistoia nel 2017, Palermo nel 2018 e Parma nel 2020 (con il titolo prorogato anche nel 2021 a causa dell’emergenza Covid-19). Nel 2022 è stata Procida ad essere designata Capitale Italiana della Cultura.

Come continuare con la candidatura

Per continuare nella competizione per il titolo di Capitale italiana della cultura 2026, le aspiranti Capitali dovranno inviare entro il prossimo 27 settembre un dossier di candidatura completo. Questo dossier sarà sottoposto successivamente alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti, rinomati nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Il dossier di candidatura dovrà includere i seguenti elementi:

  • Un titolo che rappresenti in modo efficace la candidatura.
  • Un progetto culturale della durata di un anno, che comprenderà un cronoprogramma dettagliato e una descrizione delle singole attività previste.
  • L’indicazione dell’organo incaricato dell’elaborazione, promozione, attuazione e monitoraggio del progetto, con l’individuazione di una figura responsabile specifica.
  • Una valutazione della sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto.
  • Gli obiettivi che si intendono perseguire attraverso la realizzazione del progetto.

Questi elementi saranno valutati attentamente dalla commissione al fine di selezionare le Capitali italiane della cultura finaliste.

Entro il 15 dicembre 2023, la commissione selezionerà una short list delle 10 città finaliste. Successivamente, dopo un’audizione pubblica dei progetti finalisti entro il 14 marzo 2024, il processo di valutazione si concluderà entro il 29 marzo 2024 con l’annuncio ufficiale della Capitale italiana della cultura 2026.

Le città candidate

Questo l’elenco delle città che hanno presentato la domanda per il 2026:

  • Agnone (Isernia) – Molise
  • Alba (Cuneo) – Piemonte
  • Bernalda (Matera) – Basilicata
  • Carpi (Modena) – Emilia Romagna
  • Cleto (Cosenza) – Calabria
  • Cosenza – Calabria
  • Gaeta (Latina) – Lazio
  • L’Aquila – Abruzzo
  • Latina – Lazio
  • Lucca – Toscana
  • Lucera (Foggia) – Puglia
  • Maratea (Potenza) – Basilicata
  • Marcellinara (Catanzaro) – Calabria
  • Massa (Massa – Carrara) – Toscana
  • Moliterno (Potenza) – Basilicata
  • Nuoro – Sardegna
  • Pantelleria (Trapani) – Sicilia
  • Potenza – Basilicata
  • Rimini – Emilia Romagna
  • Senigallia (Ancona) – Marche
  • Todi (Perugia) – Umbria
  • Treviso – Veneto
  • Unione dei Comuni dei Monti Dauni (Foggia) – Puglia
  • Unione dei Comuni “Terre dell’Olio e del Sagrantino” (Perugia) – Umbria
  • Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena) – Toscana
  • Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana (Arezzo) – Toscana