Ecco a sorpresa la Capitale italiana della cultura 2025

Agrigento è la capitale della cultura 2025. Premiata la città della Valle dei Templi, ma anche i territori della provincia e l'isola di Lampedusa

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Mauro Di Gregorio

Giornalista politico-economico

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Agrigento sarà la capitale della cultura 2025. La proclamazione è stata fatta a Roma dal ministro Gennaro Sangiuliano davanti alle rappresentanze di tutti i luoghi candidati. Il testimone passerà dunque dalle città di Bergamo e Brescia, attuali capitali della cultura, a Pesaro (capitale nel 2024) e poi ad Agrigento nel 2025.

Nel dossier che ha visto vincitrice la città di Agrigento è contemplata anche l’Isola di Lampedusa.

Agrigento capitale della cultura 2025

Ecco la motivazione che ha spinto la commissione a premiare la città della Valle dei Templi come capitale della cultura 2025: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale”.

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Agrigentini famosi

Agrigento, Girgenti sotto i Normanni, Kerkent sotto il dominio saraceno, Agrigentum per i Romani (genti di campagna) e prima ancora Akragas per quei greci sicelioti che la fondarono nella prima metà del VI secolo avanti Cristo staccandosi dalla vicina città di Gela. Gli eredi dei coloni provenienti da Rodi e Creta chiamarono il nuovo insediamento “Akragas”, dal nome del fiume vicino.

Fra i personaggi più famosi nati nella zona si ricorda che Agrigento ha dato i natali al celeberrimo commediografo Luigi Pirandello. In provincia, a Racalmuto, è nato Leonardo Sciascia, fra gli scrittori più acuti nel comprendere il fenomeno mafioso e fra i più coraggiosi nel denunciarlo. Andrea Camilleri, scomparso in anni recenti, è di Porto Empedocle, comune costiero alle porte di Agrigento. Tornando indietro di secoli si ricordano, ad Akragas, Empedocle, filosofo e politico del V secolo che Aristotele considerò il padre della retorica, e il medico Acrone, figlio di Zenone di Elena (noto per i paradossi), a cui la scuola degli empirici faceva risalire la propria origine.

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Il commento del sindaco di Agrigento Francesco Miccichè

Al momento della proclamazione, il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè non ha nascosto la sua soddisfazione: “Sono orgoglioso di questo riconoscimento, ci darà una grande possibilità per lo sviluppo futuro, anche per l’economia stessa del territorio. Oggi non ha vinto Agrigento e la Sicilia, ha vinto l’Italia. Perché in un momento storico, politico, in cui ci troviamo, avere scelto e promosso questo dossier il cui progetto è incentrato sullo scambio culturale tra popoli e le diverse etnie del Mediterraneo, è stato un grande atto di coraggio e di sensibilità da parte della giuria e di tutte le istituzioni”.

Da Miccichè è poi partito un invito ai sindaci delle altre città in lizza: “Non lasciamoci oggi andandocene a casa. Cerchiamo invece di creare una rete turistica da Aosta ad Agrigento, uniti tutti dall’essere italiani”.

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Le capitali della cultura italiana

Il titolo di Capitale italiana della cultura è stato istituito nel 2014. Tale titolo viene conferito ogni anno a una città diversa dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro della Cultura. Di seguito le città finora insignite dell’onorificenza:

  • Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena – 2015
  • Mantova – 2016
  • Pistoia – 2017
  • Palermo – 2018
  • Parma – 2020-21 (prolungato per emergenza Covid)
  • Procida – 2022
  • Bergamo-Brescia – 2023
  • Pesaro – 2024
  • Agrigento – 2025