Milano-Cortina 2026, c’è il percorso della fiamma olimpica ma mancano sponsor tra pmi venete

L'ad di Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier, ha rimarcato l'assenza di imprese venete tra gli sponsor. Presentato il tragitto della fiamma olimpica e paralimpica

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 26 Novembre 2024 23:48

Giochi di Milano-Cortina 2026 ai blocchi di partenza, mentre le aziende venete sembrano in ritardo. A Verona è stato svelato l’itinerario della fiamma olimpica, che inizierà tra un anno, il 26 novembre 2025, e paralimpica, che sarà accesa invece il 24 febbraio 2026. Il percorso è stato presentato insieme ai partner istituzionali e commerciali dal comitato organizzatore guidato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha sottolineato l'”opportunità unica per l’Italia di brillare, ancora una volta, sulla scena mondiale”.

Intanto, però, l’ad della Fondazione Andrea Varnier, ha bacchettato le pmi venete che finora hanno disertato completamente la chiamata per sponsorizzare le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali.

Gli itinerari della torcia

Come da tradizione, il viaggio della torcia partirà dalla città greca di Olimpia il 26 novembre 2025. Una staffetta di 12 mila chilometri lungo tutta l’Italia della durata di 63 giorni, con tappa in 60 città e 110 province da Sud a Nord.

Dopo l’accensione, la fiamma arriverà a Roma il 4 dicembre, per poi essere a Napoli a Natale e a Bari per Capodanno. In occasione del 70esimo anniversario dai Giochi invernali di Cortina ’56, il 26 gennaio 2026, il fuoco olimpico tornerà a brillare per la “Regina delle Dolomiti”, prima di chiudere il suo cammino allo Stadio di San Siro di Milano e dare ufficialmente il via alle Olimpiadi nella serata di venerdì 6 febbraio 2026.

“Un viaggio che coinvolgerà 10.001 tedofori, ciascuno con la propria storia da raccontare: storie di passione, sacrificio, coraggio e inclusività – ha spiegato l’ad della Fondazione Milano-Cortina 2026, Andrea Varnier.

A portare la fiaccola sarà, tra gli altri, lo stesso presidente del comitato organizzatore e del Coni, Giovanni Malagò, che ha espresso il desiderio di vedere anche il Papa come tedoforo, “anche per un metro”.

Duemila, invece, i chilometri percorsi dai 501 tedofori paralimpici, da Stoke Mandeville in Inghilterra, storico luogo di nascita dello sport paralimpico, il 24 febbraio 2026, fino all’arrivo per la cerimonia di apertura dei Giochi all’Arena di Verona dopo 11 giorni, il 6 marzo.

Sbarcata in Italia, la torcia sarà protagonista di cinque Flame Festival, dal 24 febbraio al 2 marzo, a Milano, Torino, Bolzano, Trento e Trieste, con la cerimonia di unione delle fiamme il 3 marzo a Cortina d’Ampezzo. La torcia transiterà per Venezia e Padova, per fare il suo arrivo il 6 marzo a Verona per l’inizio dei Giochi paralimpici.

L’assenza degli sponsor veneti

Ma se la macchina organizzativa delle Olimpiadi di Milano-Cortina scalda i motori, va a rilento la raccolta di risorse dagli sponsor privati, soprattutto nel Veneto.

Lo ha sottolineato Andrea Varnier il giorno prima della presentazione degli itinerari: “Mi sarei aspettato più interesse dalle aziende venete”, ha dichiarato l’ad della Fondazione all’evento ‘Italia Direzione Nord’ della Triennale di Milano.

Tra i 32 sponsor che risultano dal sito del comitato spicca la totale assenza di sostenitori, eccetto il Consorzio tutela Doc Prosecco, tra le aziende della regione che insieme alla Lombardia vivrà l’evento anche come vetrina internazionale.

Nonostante non sia indicata una scadenza per stringere accordi di partnership prima dell’inizio della manifestazione, il Ceo della Fondazione ha fatto ancora appello alle pmi locali: “In Veneto il tessuto imprenditoriale non ha ancora capito che le Olimpiadi porteranno contributi importanti, ci sono molte aziende venete da cui mi sarei aspettato un ascolto più sensibile nei confronti dei Giochi – ha spiegato Varnier – Secondo me, quando si avvicineranno le Olimpiadi sboccerà l’interesse, ma sarà tardi“.

Gli accordi di sponsorizzazione sono suddivisi su più livelli, dai partner mondiali ai premium partner, dai partner agli sponsor, fino ai supporter. Se i sostenitori di portata internazionale come Airbnb, Coca-Cola o Samsung, trattano direttamente con il Cio, la Fondazione è incaricata di trovare investitori nazionali come Eni, Enel, Poste Italiane.

Anche se non è dato sapere il costo delle partecipazioni, la raccolta pubblicitaria a livello italiano sarebbe arrivata a 300 milioni di euro su un obiettivo dichiarato di 550 milioni.