Montagna: nel 2023 cresce la domanda di seconde case

La svizzera Gstaad “regina delle vette”, in Italia si confermano le esclusive Cortina d’Ampezzo e Courmayeur

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Redazione

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Cresce di anno in anno la passione degli italiani per la montagna, come dimostrano i dati positivi sul turismo nelle località montane, anche in previsione della tanto attesa settimana bianca di febbraio, e della domanda di immobili per uso diretto o per investimento, cresciuta in Italia del +4,9% rispetto al 2022. Secondo l’analisi di Abitare Co. – società di intermediazione e servizi immobiliari specializzata sulle nuove residenze-, nel 2023 il prezzo al metro quadrato per l’acquisto di un’abitazione nuova o di recente costruzione in una delle località montane più rinomate è aumentato del +5,6% in Italia e del +11,5% all’estero, ma tra l’Italia e i Paesi d’oltralpe ci sono differenze sostanziali, con una variazione del prezzo medio che si avvicina al 60%.

Quali sono le località più costose?

Per trovare la “regina delle vette” bisogna spostarsi in Svizzera, e più precisamente a Gstaad, nel Canton Berna, nota meta di turismo invernale di lusso. Qui il prezzo medio a mq. è di circa 31.450 €, ma con punte che possono arrivare fino a 39.300 € per alcuni immobili più esclusivi. Al secondo posto c’è la rinomata St. Moritz in Engadina con 27.450 € al mq. (con punte di 31.000 €), seguita dalla francese Courchevel 1850, definita la “Montecarlo innevata”, con 24.350 € e valori massimi di 29.000 €.

Il podio italiano

Se guardiamo alle località italiane, i prezzi sono ben distanti, e solo in tre territori si superano i 10mila € a mq.: al primo posto si conferma Cortina d’Ampezzo, meta esclusiva che ogni anno attira personaggi famosi e turisti da tutto il mondo, dove bisogna prevedere in media 13.900 € al mq. (+6,2% sul 2022), ma con punte che possono arrivare fino a 16.000 € al mq. Per vivere a Courmayeur, la località sciistica al top della Valle d’Aosta che unisce la qualità delle piste alla vivacità della vita notturna, il costo medio è di 11.500 € al metro quadro (+5,7%), ma si possono toccare i 15.100 € al mq. Sul podio “nazionale” si posiziona anche la trentina Madonna di Campiglio, definita la “Perla delle Dolomiti”, con 10.250 € al mq. (+5,1%) e punte che possono arrivare a 11.500 € al mq.

Soluzioni alternative per tutte le tasche

Tra i 7 e 10mila €, infatti rientrano tante località rinomate come Livigno (prezzo medio 9.400 € al mq.), Selva di Val Gardena (8.800 € al mq.) e Ortisei (7.450 € al mq.), mentre nel range compreso fra i 5 e i 7mila € troviamo molti luoghi distribuiti su tutto l’arco alpino: da Cervinia (5.700 € al mq.) a Ponte di Legno (6.250 € al mq.), da Bormio (6.950 € al mq.) a Sestriere (6.650 al € mq.).

Scendendo coi prezzi troviamo ancora molte località affascinanti e amate dai turisti sia italiani che stranieri come Moena in Trentino-Alto Adige (4.600 € al mq), Gressoney (3.950 € al mq.) e La Thuile (4.250 al mq.) in Valle d’Aosta, Selva di Cadore in Veneto (3.400 € al mq.) e Merano in Trentino-Alto Adige (3.250 € al mq.).

Per chi non ha budget “elevati”, può orientarsi su mete come le friulane Sella Nevea (1.650 € al mq.), Piancavallo (2.300 € al mq.) e Tarvisio (€2.350 al mq.), la lombarda Clusone e la trentina Peio (entrambe €2.200 al mq.).