Da Manovra a flat tax, Governo a due velocità: Salvini va in fuga

Mentre il Presidente del Consiglio Meloni e il Ministro dell'economia Giorgetti predicano prudenza, il leader della Lega fissa il perimetro dell'azione di Governo

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Redazione

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Sembra proprio che a Matteo Salvini stiano un po’ stretti i panni di Ministro delle Infrastrutture e che avrebbe vestito decisamente più comodamente le vesti di Presidente del Consiglio.

Governo a due velocità, la fuga di Salvini

Prova concreta ne sono le quotidiane incursioni di campo con le quali il leader della Lega sembra voler definire il perimetro d’azione del Governo, sostituendosi, di fatto, a Giorgia Meloni. Ultima in ordine di tempo la sortita sulla prossima Legge di Bilancio e non solo.

“Entro 10 giorni ci sarà la manovra di bilancio in Parlamento” con “l’avvio di tutti i grandi progetti economici su cui la Lega e il centrodestra si sono impegnati: lo stop alla legge Fornero e l’avvio di quota 41, l’innalzamento del tetto della flat tax che oggi è a 65 mila euro per partite Iva e liberi professionisti. Stiamo studiando le due opzioni a 85 e 100mila euro”, fa sapere il Vicepremier che detta la linea.

Da Manovra a flat tax, gli step

“Poi la pace fiscale, con la rottamazione di milioni di cartelle esattoriali e la revisione del reddito di cittadinanza, non toccandolo, come promesso, ma lavorandoci per limitare abusi, truffe e sprechi. E soprattutto non può più essere a vita”. Una fuga in avanti in piena regola. Peccato però che la frenata arrivi dallo stesso Ministro dell’Economia oltre che vice del Carroccio Giorgetti che, da Bruxelles va predicando “prudenza e realismo”.

Meloni tace, Giorgetti frena

In particolare, prima dell’inizio della riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, ha incontrato il ministro delle Finanze dei Paesi Bassi, Sigrid Kaag, e il presidente dell’Eurogruppo e ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohe prima di incontrare il ministro francese Bruno Le Maire ai quali ha messo nero su bianco le priorità economiche di Roma in vista della manovra e all’indomani della presentazione della Nadef, ribadendo l’approccio “prudente e realista”.

Per ora sceglie la linea del silenzio anche il Presidente del Consiglio impegnata negli ultimi giorni in incontri istituzionali all’estero. La linea ufficiale è quella di ribadire la compattezza di tutto l’esecutivo su provvedimenti e interventi da fare ma in tanti sono pronti a giurare che quando si entrerà nel vivo delle misure – dalla flat tax al Reddito di cittadinanza – tra le fila della maggioranza l’asticella della tensione salirà. E Salvini di certo non si tirerà indietro, pronto – ancora una volta- a vestire i panni che tanto ama del One man Show.