Emanuele Orsini, nuovo presidente di Confindustria, nella giornata di giovedì 18 aprile 2024 ha presentato la squadra e il proprio programma per il quadriennio 2024-2028. Il presidente designato, dopo aver incassato l’84% dei voti favorevoli da parte del Consiglio Generale, ha nominato 10 vicepresidenti elettivi, cinque delegati e tre special advisor, tra nomi confermati e tante sorprese.
Ed Edoardo Garrone, che ha ritirato la sua candidatura nelle ore precedenti al voto decisivo per decidere la carica in Confindustria, si è complimentato per il rinnovamento “profondo” messo in atto da Orsini.
Confindustria, Orsini presenta la squadra
Le votazioni per la nuova squadra di Confindustria sono andate in scena giovedì 18 aprile. A dire la propria sulla formazione scelta da Orsini sono stati in 132, di cui 110 membri presenti hanno votato a favore, 9 si sono dichiarati contrari e 13 hanno presentato scheda bianca. Un risultato, con l’84% delle preferenze, che fa passare le scelte del presidente designato.
Un passo ulteriore per Orsini che ora cerchia in rosso la data del 23 maggio in cui l’assemblea andrà al voto per eleggerlo leader degli industriali, come da prassi. Intanto può sorridere, consapevole dell’ottimo risultato ottenuto grazie a una visione che ha l’intento di mettere le imprese al centro del progetto della sua Confindustria nel quadriennio 2024-2028.
Una squadra costruita per competenza e vicina al mondo associativo, ha detto Orsini, che ha scelto uomini e donne capaci di “lavorare insieme”. E alla base del nuovo programma quadriennale, ha specificato il presidente designato, ci sono tre parole: “Dialogo, unità e identità”. Un programma che, ha sottolineato Orsini, sarà valutato ogni tre mesi per dare la risposta adeguata alle imprese e a tutti gli associati. Perché la nuova Confindustria ha l’obiettivo di essere vicino alle aziende.
Tutti i nomi scelti da Orsini per Confindustria
Ma chi sono gli uomini, e donne, scelti da Orsini e votati favorevolmente dal Consiglio Generale di Confindustria? Come detto, si tratta di 10 vicepresidenti elettivi, cinque delegati e tre Special Advisor per 18 nomine del presidente designato, ma anche tre vicepresidenti di diritto e un dg già annunciato.
Tra i dieci vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini vengono confermati:
- Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo;
- Maurizio Marchesini, che avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali;
- Stefan Pan, che proseguirà in Europa come Delegato del presidente con la vicepresidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee.
I volti nuovi, invece, sono:
- Lucia Aleotti, vicepresidente per il Centro Studi;
- Angelo Camilli, vicepresidente su Credito, Finanza e Fisco;
- Barbara Cimmino, vicepresidente Export e Attrazione degli investimenti;
- Vincenzo Marinese, vicepresidente Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie;
- Natale Mazzuca, vicepresidente Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno;
- Marco Nocivelli, vicepresidente Politiche industriali e Made in Italy;
- Lara Ponti, vicepresidente Transizione Ambientale e obiettivi ESG.
I tre vicepresidenti di diritto, invece, sono:
- Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria;
- Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori;
- Annalisa Sassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.
Il nuovo board di Confindustria sarà coadiuvato anche da cinque delegati del presidente:
- Leopoldo Destro, ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo;
- Riccardo Di Stefano, delega all’Education;
- Giorgio Marsiaj, Space Economy;
- Aurelio Regina, delega all’Energia
- Mario Zanetti, Economia del Mare.
I tre special advisor per il quadriennio 2024-2028 saranno:
- Antonio Gozzi, con delega all’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività;
- Gianfelice Rocca, per le Life Sciences;
- Alberto Tripi, per l’Intelligenza Artificiale.
Maurizio Tarquini, infine, sarà il nuovo direttore generale.
I complimenti di Garrone a Orsini
Una squadra, così composta, che ha soddisfatto anche il “vecchio rivale” di Orsini. Edoardo Garrone, che si era tirato indietro nella corsa alla presidenza di Confindustria proprio alla vigilia del voto, si è infatti complimentato col collega per aver formato una squadra di ampia rappresentanza “libero da ogni condizionamento e indice di un profondo rinnovamento, come mi ero augurato facendo un passo indietro dalla competizione alla presidenza”.
A colpire Garrone, nello specifico, il largo consenso raccolto con la votazione del Consiglio Generale di Confindustria, dato che sottolinea la volontà degli imprenditori di vedere all’opera Orsini e il suo team.