Il Mef cede il 15% di Mps, Banco Bpm rileva il 5%, Anima il 3%

Il Mef ha dato il via alla cessione del 15% di Mps per 1,1 miliardi, subito Banco Bpm ha acquisito il 5%, mentre Anima il 3%. Fondamentale il ruolo di Banca Akros

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Riccardo Castrichini

Giornalista

Nato a Latina nel 1991, è laureato in Economia e Marketing e ha un Master in Radio, Tv e Web Content. Ha collaborato con molte redazioni e radio.

Pubblicato: 13 Novembre 2024 22:08

Dopo circa un anno dall’inizio della privatizzazione, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso noto di aver fatto partire la procedura accelerata di raccolta ordine per la cessione del 15% del capitale di Monte dei Paschi di Siena (Mps) per circa 1,1 miliardi. La cifra, viene specificato, include un premio del 5% rispetto al prezzo di chiusura di Borsa di oggi, 13 novembre 2024 (5,52 euro). Il nuovo importante socio di Mps è Banco Bpm che, in seguito a un Cda straordinario, ha annunciato di aver acquistato il 5% delle azioni, specificando tuttavia di non essere intenzionato a superare la soglia del 10% e confermando la propria strategia di stand alone. Anche Anima, società di gestione del risparmio su cui Bpm ha lanciato di recente un’Opa sul 100%, ha acquistato una quota di Mps pari al 3% (219 milioni), raggiungendo così la partecipazione complessiva del 4%.

Banco Bpm rileva il 5% di Mps

Queste le comunicazioni di Banco Bpm dopo l’acquisizione del 5% di Monte dei Paschi di Siena: “Sulla base delle ultime stime di consensus di Mps, l’investimento genererà un rendimento annuo del 14% circa sotto forma di dividendi, con un impatto positivo sull’utile operazione pari a circa 2,5%“.

Fondamentale in questa operazione è stato il ruolo di Banca Akros, controllata da Bpm, che ha svolto il compito di Global Coordinator e Bookrunner. Il Mef, infatti, si era impegnato proprio con Akros per non vendere sul mercato altre azioni di Mps per un periodo pari a 90 giorni. In questo modo la controllata di Banco Bpm ha potuto promuove “il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri”.

La suddetta operazione verrà regolata in via ufficiale il 15 novembre 2024, con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che si è detto felice di aver portato a termine “un’azione importante” che “rafforza l’azionariato di un player importante nel mercato del credito in modo serio e riservato come da sempre dichiarato in questi due anni di governo”.

Anche Anima aumenta la sua quota in Mps

Come detto, quella di Banco Bpm non è l’unica novità nel processo di privatizzazione di Monte dei Paschi di Siena. Anche Anima, infatti, ha annunciato di aver aumentato la sua quota acquistando un 3% di Mps sempre nell’ambito del collocamento del Mef. L’acquisto delle azioni, dicono da Anima, ha avuto un valore pari a 219 milioni, con la partecipazione in Mps che arriva a un totale del 4% (un 1% era già in suo possesso).

Si configura, dunque, un’operazione di più ampio respiro. Proprio su Anima, infatti, Bpm ha di recente lanciato di recente un’Opa sul 100%, con “l’acquisizione della partecipazione in Mps da parte di Banco Bpm” che “si inserisce nel contesto più ampio dell’offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Anima Holding annunciata da Banco Bpm lo scorso 6 novembre ed è coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto”. Così Banco Bpm che ricorda anche Mps “è il primo distributore di prodotti del gruppo Anima, dopo Banco Bpm, e rappresenta un partner strategico per la crescita futura di Anima e delle sue controllate”.