Perché il caffè al bar potrebbe arrivare a costare 2 euro

Ecco perché il costo della tazzina di caffè al bar potrebbe raggiungere i 2 euro e quali fattori stanno spingendo verso questo aumento

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Alessandra Di Bartolomeo

Giornalista di economia

Giornalista esperta di risparmio, ha maturato una vasta esperienza nella divulgazione di questioni economiche.

Il costo di una tazzina di caffè al bar potrebbe presto raggiungere i 2 euro secondo quanto ha affermato Cristina Scocchia, l’amministratrice delegata di Illycaffè al Meeting di Rimini durante il convegno “Il valore del lavoro”. Se ciò dovesse avverarsi, si tratterebbe di un ulteriore stangata per gli italiani dato che negli ultimi tre anni il prezzo è già salito del 15%. Il caffè al bar è infatti più di una semplice bevanda. È un rituale quotidiano, un momento di socializzazione e una parte integrante della cultura italiana. Ma quali sono i motivi per i quali il costo della tazzina del caffè al bar potrebbe arrivare a costare 2 euro?

Caffè: prezzi in aumento, la tazzina potrebbe presto costare 2 euro

Cristina Scocchia, AD di Illycaffè, durante il Meeting di Rimini ha spiegato che il prezzo del caffè verde è arrivato a costare 245 centesimi per libbra. Si tratta, ha aggiunto, di un rincaro del 66% rispetto allo scorso anno e più del doppio rispetto a tre anni fa. Proprio per questo motivo la tazzina al bar ha raggiunto oggi una media di 1.50 euro. Si prevede, però, che il prezzo salirà ancora fino a toccare i 2 euro nei prossimi mesi.

Le ragioni sono diverse e complesse ma sicuramente la causa principale secondo la Scocchia è il cambiamento climatico. Esso ha infatti un impatto diretto sulla coltivazione di tale pianta che è molto sensibile alla variazione di temperatura, umidità e precipitazioni. Le principali regioni che producono il caffè come Etiopia, Brasile, Vietnam e Colombia sono già alle prese con le gravi sfide legate al clima. Proprio a causa di quest’ultimo, infatti, le aree adatte alle coltivazioni si stanno riducendo e molte di esse potrebbero non essere più idonee entro il 2050. Gli eventi climatici estremi degli ultimi mesi come le siccità in Vietnam e le piogge torrenziali in Brasile hanno illustrato con chiarezza l’impatto di tale fenomeno.

Le altre cause

Ma il cambiamento climatico è solo una delle ragioni per le quali il costo del caffè potrebbe ancora aumentare. La filiera è infatti sottoposta a ulteriori pressioni come il problema legato al canale di Suez. Da inizio anno, infatti, gli attacchi dei ribelli Houti hanno provocato interruzioni nella navigazione in tale canale che continua a rappresentare la via più veloce tra l’Asia e l’Europa. Ciò ha influito direttamente sull’importazione del caffè e in particolar modo della varietà ‘Robusta’ che è una delle principali varietà coltivate a livello globale.

Negli ultimi due anni (2022-2023), intanto, i costi di produzione di Illycaffè sono saliti del 17%. L’azienda, però, ha chiarito la Scocchia, ha trasferito soltanto un terzo di tale incremento sui consumatori che hanno visto un piccolo aumento del 3% a gennaio 2022 e un altro, sempre del 3%, a gennaio dell’anno successivo.

Al momento, in ogni caso, l’azienda ha riferito di non voler aumentare i prezzi e ciò per sostenere i propri clienti. Qualora la tendenza al rialzo dovesse continuare, però, tale decisione potrebbe essere rivista. La speranza è che i prezzi restino stabili anche perché, come dice Barbara A. Daniels: “La vita è un bellissimo e interminabile viaggio alla ricerca della perfetta tazza di caffè”.