BTP Italia, al via nuova emissione: ecco le caratteristiche

Aumenta la voglia di rendimenti degli investitori privati, che possono trovare nel BTP Italia uno scudo (parziale) dall'inflazione

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Redazione

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Partono lunedì 6 marzo le sottoscrizioni della diciannovesima emissione del BTP Italia, lo strumento che il Tesoro italiano ha introdotto nel 2012 per proteggere risparmiatori individuali (il cosiddetto retail) dall’innalzamento dei prezzi. Il collocamento arriva in una fase di non facile lettura dei mercati finanziari, dell’andamento dell’inflazione e delle scelte delle banche centrali.

Dopo alcuni segni di allentamento delle pressioni sui prezzi al consumo a inizio anno, gli ultimi dati hanno mostrato che l’inflazione di fondo – ovvero depurata dalle componenti più volatili – sembra essere più persistente del previsto, e questo potrebbe spingere la BCE ancora più in alto con gli aumenti dei tassi. Ciò ha ovviamente ripercussioni sulle performance dei vari strumenti finanziari, obbligazioni incluse, anche se bisogna considerare che i sottoscrittori individuali del BTP Italia sono spesso persone che acquistano il titolo e lo mantengono fino a scadenza, non essendo interessati – o non avendo le capacità – per comprare e vendere i titoli durante la loro vita.

Un altro elemento da considerare è la crescente competizione che il BTP Italia si trova ad affrontare, sia da parte dei tradizionali BTP a tasso fisso – anche considerando che ogni scenario più inflazionistico favorisce il BTP Italia, ogni scenario meno inflazionistico favorisce il BTP classico – che da altri strumenti come i conti deposito, diventati nel frattempo più attraenti con l’aumento dei tassi della Banca centrale europeo.

Occorre inoltre ricordare che la valutazione di diverse strategie di investimento con diversa rischiosità e diverso rendimento richiede la capacità di calcolare i rendimenti e di valutare il rischio, oltre che considerare le proprie esigenze finanziarie e la propria sostenibilità di sopportare diversi profili di rischio.

Le caratteristiche del titolo

Nella giornata di venerdì il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato che lacedola (reale) annua minima di questa emissione è fissata al 2,00%. La cedola definitiva sarà invece stabilita con successiva comunicazione all’apertura della quarta giornata di emissione, nella mattinata di giovedì 9 marzo e potrà essere confermata o rivista al rialzo rispetto a quella oggi comunicata.

Il titolo, con godimento 14 marzo 2023 e scadenza 14 marzo 2028, è un BTP indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice FOI, senza tabacchi – Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre. Prevede un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che lo acquistano all’emissione e lo detengono fino a scadenza (14 marzo 2028).

Le modalità di adesione

La Prima Fase del periodo di collocamento, dedicata a risparmiatori individuali ed affini, si svolgerà dal prossimo lunedì 6 marzo fino a mercoledì 8 marzo 2023, salvo chiusura anticipata. Il codice ISIN del titolo per questa Prima Fase è IT0005532715. Per la sottoscrizione del BTP Italia, oltre a recarsi in banca o all’ufficio postale, è possibile anche l’acquisto online mediante il proprio home-banking (di norma con funzione di trading abilitata).

La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, avrà luogo nella giornata di giovedì 9 marzo dalle ore 10 alle 12.

L’emissione avrà luogo sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e UniCredit – Dealer dell’operazione – e Banca Akros e Crédit Agricole – Codealer dell’operazione – dal 6 al 9 marzo 2023.

Nuovi strumenti

Nei prossimi mesi non è escluso che i risparmiatori italiani possano avere la possibilità di sottoscrivere nuovi strumenti, anche se non c’è nessuna certezza al momento.

Secondo le Linee Guida per la gestione del Debito Pubblico, pubblicate dal MEF a fine 2022, la strategia del Tesoro per quest’anno prevede – tra le altre cose – “il proseguimento dell’offerta dedicata agli investitori retail, volta ad ampliare la loro partecipazione diretta al debito pubblico, anche mediante nuovi strumenti”.

Inoltre, negli scorsi mesi sono state presentate dai partiti di maggioranza delle proposte di legge introdurre nuove tipologie di BTP, come quello riservati soltanto a persone fisiche residenti in Italia, incentivati con la possibilità di detrarre il 30% di quanto investito dall’imposta sul reddito nel caso li si mantenga lungo tutta la durata.