Bollette, si allarga la platea del bonus sociale: quanto si risparmia

Il presidente di Arera Stefano Besseghini ha fatto il consueto punto annuale dichiarando che la misura a sostegno delle famiglie in difficoltà sarà estesa

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Nel 2022 le famiglie che hanno ricevuto sostegni per le bollette di luce e gas hanno risparmiato in totale oltre 2 miliardi di euro e nel 2023 i bonus sociali saranno estesi a milioni di altre utenze. Lo ha dichiarato il presidente dell’Autorità garante dell’energia, Stefano Besseghini, presentando a Parlamento e Governo la relazione annuale dell’Authority. La platea di beneficiari dei bonus potrebbero così arrivare a circa 4,7 milioni per quanto riguarda l’elettricità e 2,8 milioni per il gas.

La relazione di Arera

“La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi, esposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda-offerta, che sono state intraprese nel corso dell’emergenza. Tra queste, mantiene il suo valore per agibilità ed immediatezza dell’efficacia nel contenimento della domanda, il risparmio energetico” ha detto così Stefano Besseghini nel consueto punto sui numeri dell’energia, acqua e rifiuti (qui le regioni dove le bollette sono più care).

Secondo i dati riportati dal presidente dell’Autorità, nel 2022 sono stati erogati complessivamente 6.207.263 bonus destinati alle famiglie in condizioni di disagio economico: 3.766.105 bonus elettrici (+51,4% rispetto al 2021) e 2.441.158 bonus gas (+58,7%) per un valore di circa 1.313 milioni per i bonus elettrici e circa 849 milioni per i bonus gas diretti.

“Gli ultimi mesi dell’anno in corso vedranno necessariamente una fase di ripensamento dei bonus sociali, saranno necessarie valutazioni e scelte relativamente alla soglia Isee di accesso e ai valori economici degli sconti in bolletta” ha aggiunto Besseghini (qui avevamo riportato l’innalzamento della soglia per il bonus sociale).

Un fattore rilevante di risparmio in bolletta per le famiglie italiane è stato anche il passaggio all’aggiornamento mensile, e non più trimestrale del gas, per gli utenti del mercato tutelato e a “una indicizzazione basata su prodotti Ttf trimestrali forward, a un indice basato sul prezzo ex-post, mensile, formato al Psv italiano” che, come ha spiegato Besseghini ha comportato “un vantaggio, per il consumatore in tutela”, stimato “in circa 3 miliardi di euro“.  Il presidente dell’Arera, ha specificato inoltre che “considerando l’elevata quota di contratti nel mercato libero, indicizzati al prezzo di tutela, il vantaggio complessivo è ben più elevato”.

Addio al mercato tutelato

Durante la presentazione della relazione con i dati sull’energia il presidente di Arera ha tracciato l’orizzonte del mercato e dei cambiamenti che attenderanno le famiglie in vista dell’anno prossimo: “Il mercato nazionale dell’energia – ha dichiarato Besseghini – conoscerà un sostanziale cambiamento con il definitivo superamento del servizio di maggior tutela sia per il mercato elettrico che per quello del gas”.

“Dopo 16 anni, vari rinvii ed una costante azione commerciale svolta dagli operatori per portare i clienti sul mercato libero – ha spiegato ancra – siamo in una situazione in cui circa il 30% dei consumatori domestici elettrici, per un totale di circa 9 milioni di clienti, sono ancora serviti dal servizio di tutela. Il mercato da solo non è stato in grado di determinare condizioni tali da essere attrattivo per questi consumatori, ma va anche considerato che una percentuale (difficile da definire) di consumatori non è risultata interessante per il mercato e di questi si dovrà avere particolare cura”.