Bollette, scattano i risparmi: gas verso riduzione del 33%

E' quanto anticipa Nomisma Energia in vista della revisione delle tariffe che l'ARERA effettuerà il prossimo 2 febbraio

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Redazione

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Buone nuove per le famiglie italiane, che vedranno presto sgonfiarsi le bollette del gas, poi anche quello dell’energia elettrica, per effetto del progressivo ridimensionamento del prezzo, che si è riportato attorno ai livelli segnati allo scoppio della guerra in Ucraina. Un sospiro di sollievo dopo un inverno buio, vissuto nel timore di un improvviso abbassamento delle temperature, ma non è stato così e, complici anche gli elevati stoccaggi (attorno all’80%), il peggio è ormai alle spalle. Ma vediamo di quanto di ridurrà il prezzo e cosa comporta per le famiglie (per approfondire vedi anche il nuovo regime di bonus ideato dal governo per chi risparmia sui consumi).

Prezzo giù del 33% a 1 euro/mc

Dopo l’aumento del prezzo del 23% registrato a dicembre, la tariffa del gas dovrebbe ridursi del 33% a febbraio, a seguito del progressivo ridimensionamento del prezzo sul mercato future Ttf di Amsterdam, che ha raggiunto i 60 euro/Mwh rispetto ai 117 euro/Mwh di dicembre. Questo farà rientrare anche il prezzo PSV usato come base per le bollette ed agganciato al mercato olandese.

Secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, l’Autorità di regolazione dell’energia (ARERA), in occasione della review delle tariffe del gas per gli utenti in maggior tutela, che cadrà il prossimo 2 febbraio, dovrebbe annunciare un calo della tariffa del gas a  circa 1 euro/mc da 1,5 euro/mc di dicembre, segnando appunto un calo del 33% rispetto a dicembre e registrando anche una riduzione di circa il 27% rispetto alla tariffa di un anno prima.

“Per la famiglia tipo si tratta di un risparmio su base annua di 712 euro, per consumi tipo di 1400 metri cubi l’anno”, spiega Tabarelli, aggiungendo “mancano ormai solo due giorni”.

Per la luce un po’ di pazienza

Posto che la luce ha anticipato il trend, per vedere un ulteriore calo in bolletta ci vorrà ancora un po’ di pazienza, perché la prossima revisione delle tariffe sarà effettuata da ARERA a marzo. In quell’occasione, però, la riduzione del gas dovrebbe riflettersi sulla bolletta dell’elettricità, per la quale è ora ipotizzabile una riduzione del 20%. Con tale riduzione, dovrebbe tornare a calare anche l’inflazione, attorno al 10% dall’11,3% di dicembre.

Un calo a vantaggio di famiglie e imprese

“Il calo delle bollette del gas aiuta imprese e famiglie costrette a fare i conti con costi energetici fuori controllo”, afferma la Coldiretti in riferimento alla possibile discesa dei costi del gas ipotizzata fa Nomisma Energia e dal Ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti, che aveva parlato di un calo del 49% dai primi di febbraio.

“La spesa energetica ha un doppio effetto negativo – ricorda Coldiretti  – perchè riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’inverno. Il costo dell’energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione alimentare.

La produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti (Mtep) all’anno, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Enea.

Il 2022 presenta un conto salato

Secondo i calcoli effettuati dalla CGIA di Mestre, intanto, il 2022 ci ha salutato con un conto salatissimo di 91,5 miliardi di euro a carico di famiglie ed imprese. Se le spese per l’energia elettrica sono aumentate del 109,5 per cento, provocando in termini monetari un extracosto pari a 58,9 miliardi – spiega – quelle del metano sono cresciute addirittura del 126,4 per cento, alleggerendo il portafoglio degli italiani di 32,6 miliardi.

La stangata ha colpito più le imprese che le famiglie: se le prime hanno pagato 61,4 miliardi in più, le seconde hanno messo sul piatto 30 miliardi di euro.