Auto, polizze Rc sempre più care, in 2 anni +10,5%: tutti i costi città per città, la classifica

L'aumento delle polizze auto in Italia è stato sensibile nell'ultimo anno. Cause: frequenza incidenti, costo sinistri, inflazione, carenza microchip. Politiche aziendali discutibili aggravano la situazione

Foto di Francesca Secci

Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.

Pubblicato: 25 Marzo 2024 07:53

La corsa al rialzo dei prezzi delle assicurazioni auto in Italia continua senza sosta, mettendo a dura prova il portafoglio degli automobilisti. Secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), il costo medio della polizza Responsabilità Civile (Rc) auto nel nostro Paese è salito del +10,5% negli ultimi 24 mesi. Una situazione che rappresenta una vera e propria stangata per chiunque debba rinnovare il proprio contratto assicurativo.

Prezzi in forte aumento per le assicurazioni auto

A gennaio di quest’anno, il costo medio di una polizza Rc auto si è attestato a 389 euro, contro i 352 euro registrati nello stesso periodo del 2022. Ciò significa che ogni assicurato ha dovuto sborsare circa 37 euro in più rispetto all’anno precedente. Questi dati sono stati elaborati dall’associazione Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, che ha analizzato i prezzi sia a livello provinciale che internazionale.

Secondo un’indagine di Altroconsumo, nell’ultimo anno, il premio assicurativo medio per le automobili in Italia è aumentato di oltre il 27%, superando i 600 euro all’anno alla fine del 2023. Analizzando un totale di 516.401 preventivi, i risultati mostrano che l’aumento dei premi è stato uniforme in tutte le regioni del paese, con l’eccezione del Sud Italia. I maggiori aumenti sono stati registrati nel Centro, con un incremento superiore al 30%, seguito dal Nord-Ovest, Nord-Est e Isole con percentuali tra il 27 e il 29%. La situazione al Sud è risultata meno grave, con una crescita del premio assicurativo medio inferiore al 22%.

Perché le assicurazioni costano così tanto?

Le cause di questi aumenti nei premi assicurativi sono molteplici. Sicuramente due dei parametri che hanno influito maggiormente sull’andamento dei premi assicurativi sono la frequenza degli incidenti, che è tornata ai livelli pre-pandemia, e – soprattutto – il costo dei sinistri. Una delle cause alla base dell’aumento del costo dei sinistri è la crescita dell’inflazione, che impatta su tutti i costi sostenuti dalle compagnie assicurative, dalla manodopera ai pezzi di ricambio.

Inoltre, un ruolo significativo è giocato dalla carenza di approvvigionamento dei microchip destinati al settore automotive, un problema che, sebbene in fase di miglioramento, non è ancora stato del tutto risolto. Con l’avanzare della tecnologia, le auto sono sempre più sofisticate, e i costi e i tempi per la riparazione sono aumentati di conseguenza, contribuendo ad un ulteriore incremento dei prezzi delle assicurazioni auto.

Secondo Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, questo incremento dei prezzi è in parte dovuto ai rincari dei pezzi di ricambio per le auto. I tempi delle riparazioni si sono allungati a causa dei problemi logistici seguiti alla guerra tra Russia e Ucraina, portando ad un aumento dei costi e delle fatture pagate dalle compagnie assicurative per i sinistri stradali. Tale aumento viene poi ribaltato direttamente sugli automobilisti.

Ma non è tutto. Le compagnie assicurative, denunciano i carrozzieri, stanno adottando politiche di canalizzazione forzata della riparazione che danneggiano gli assicurati. Questo include la scelta di utilizzare società broker delle riparazioni, che agiscono come intermediari tra la compagnia assicurativa e il riparatore, aumentando i costi e allungando i tempi delle riparazioni. Tutto ciò si riflette negativamente sulle tariffe dell’Rc auto, che finiscono per essere pagate dagli automobilisti.

“Tutti i Paesi monitorati – spiega Federcarrozieri – sono accumunati da uno stesso fenomeno: il forte incremento delle tariffe Rc auto sia nel 2023, sia nei primi mesi del 2024, con incrementi che in alcuni casi superano il 25% su base annua, nonostante una riduzione generalizzata della incidentalità stradale” spiega il presidente di Federcarrozieri Davide Galli.

Sul banco degli imputati, in Italia come all’estero, il forte rincaro dei pezzi di ricambio per le automobili, che da un lato ha allungato i tempi delle riparazioni, dall’altro ha comportato un incremento dei costi per gli interventi pagati dalle compagnie di assicurazioni a seguito di sinistro stradale. Prima la guerra in Ucraina, poi i problemi logistici sul fronte dei trasporti internazionali, hanno creato un effetto domino sui listini al punto che dal 2021 ad oggi in Italia i prezzi dei ricambi sono aumentati in media del +48%. Incrementi che comportano maggiori costi per le imprese assicuratrici poi scaricati sugli automobilisti attraverso un rialzo delle tariffe Rc auto.

Ma non solo: le compagnie stanno sempre più adottando politiche di canalizzazione forzata della riparazione che danneggiano gli assicurati, come la scelta di utilizzare società broker delle riparazioni, cioè strutture che a titolo oneroso fanno da intermediari tra la compagnia che paga il danno e il riparatore che effettua la riparazione, prassi che fa lievitare il costo del sinistri, allungando la filiera delle riparazioni, con effetti negativi sulle tariffe Rc auto pagare dagli assicurati.

Il confronto tra Italia e resto d’Europa

Nel dettaglio, secondo l’indagine di Federcarrozzieri, gli automobilisti italiani pagano più di tedeschi e spagnoli ma meno rispetto a francesi e inglesi. L’assicurazione auto costa meno di 150 euro all’anno in Grecia, Polonia e Ungheria. In Russia bastano 72 euro, ma si pagano 1.850 euro in Usa per copertura completa.

Gli automobilisti italiani pagano dunque di più rispetto a Germania a Spagna, dove il costo medio dell’Rc auto nei 2023 è stato rispettivamente di circa 304 euro a 371 euro, e quasi quanto la Svezia (397 euro). Costa di più assicurare l’auto in Francia, Regno Unito, dove la spesa annuale è di circa 636 euro.

Costi polizza auto Paesi europei + Usa

Ecco i costi della Rc auto nei principali Paesi Ue più gli Usa:

  • Italia 389 euro
  • Germania 304 euro
  • Spagna 371 euro
  • Svezia 397 euro
  • Uk 634 euro
  • Francia 635 euro
  • Grecia 145 euro
  • Ungheria 134 euro
  • Polonia 120 euro
  • Russia 72 euro
  • Usa da 428 euro (copertura minima a 1.847 euro (copertura totale)

La classifica delle città italiane dove l’assicurazione auto costa di più

Sul fronte italiano, ben 3 province superano a gennaio la soglia dei 500 euro ad assicurazione per l’auto. Maglia nera per Napoli, dove l’Rc auto costa in media 560 euro, Prato (553 euro) e Caserta (500 euro). La Toscana anche “primeggia” con ben 6 città nella top ten del caro-polizza, mentre Enna, in Sicilia, risulta la provincia più conveniente, con una tariffa annua da 287 euro.

Ecco il dettaglio città per città: