Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.
La Borsa del 21 maggio, Milano raggiunge all’ultimo la parità con Leonardo
Preoccupano le notizie secondo cui Israele starebbe preparando raid aerei contro le basi nucleari iraniane. La mossa testimonierebbe una rottura tra Israele e Usa
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Trovato l'accordo per la Tax Bill
Gli investitori osservano con cautela la proposta di legge di Bilancio del presidente Trump, sulla quale i repubblicani hanno trovato un’intesa nelle ultime ore. Il provvedimento prevede nuovi tagli fiscali per imprese e famiglie, ma solleva forti dubbi per il suo potenziale impatto sull’aumento del debito pubblico statunitense. Le perplessità sono rafforzate dalla recente revisione al ribasso del rating da parte di Moody’s, che ha evidenziato la scarsa fiducia nella capacità del Congresso di mettere mano a riforme strutturali sul fronte della spesa e del deficit.
Secondo gli analisti di Deutsche Bank, l’accordo finale sulla “tax bill” sarà cruciale per definire l’andamento del deficit americano nei prossimi anni. Nel frattempo, il rendimento del Treasury decennale risale sopra il 4,5%, mentre quello trentennale supera il 5%, esercitando pressione su Wall Street, dove gli indici restano in calo.
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Strappa la parità a 0,07%
Seduta altalenante per le Borse europee, che chiudono in modo contrastato in un contesto dominato dalle tensioni geopolitiche e dall’incertezza legata alla guerra commerciale. A Milano il Ftse Mib riesce a strappare la parità, chiudendo a +0,07% e mantenendosi stabilmente sopra quota 40mila punti.
A Piazza Affari, acquisti su Leonardo dopo l’accordo sul fondo europeo per la sicurezza da 150 miliardi di euro. Tra i migliori del Ftse Mib figura Fineco (+2,27%), seguita da Recordati (+1,84%) e Nexi (+1,71%), sostenuta dall’avvio di un programma di buyback da 300 milioni di euro. In coda Campari (-2,02%), Interpump (-1,61%) e Prysmian (-1,46%).
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Milano in discesa ma il settore della difesa regge
Le Borse europee chiudono in rosso, penalizzate dalle crescenti tensioni tra Israele e Iran che spingono al rialzo il prezzo del petrolio: il Wti si avvicina ai 63 dollari al barile, mentre il Brent supera i 66 dollari. Crescono anche i titoli legati al settore della difesa.
A Milano il Ftse Mib scende dello 0,36%, ma tra le blue chip spicca Leonardo, in progresso dell’1,29%. Fuori dal paniere principale, continua il rialzo di Fincantieri che guadagna l’1,75%. Parigi è la maglia nera tra i principali listini europei, con il Cac 40 che perde lo 0,87%. Seguono Francoforte (-0,64%), Madrid (-0,41%) e Londra (-0,17%). Nel Regno Unito l’inflazione di aprile accelera al 3,5%, livello massimo degli ultimi 15 mesi.
In avvio di seduta negativa Wall Street, con il rally azionario americano che perde slancio. In calo anche i Treasury e il dollaro, con l’euro che si attesta a 1,1347 nei confronti del biglietto verde.
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Le tensioni internazionali fanno salire petrolio e oro
Le Borse europee mostrano un andamento contrastato in avvio di seduta. Dopo un inizio incerto, Milano e Madrid virano in positivo, con gli indici in rialzo rispettivamente dello 0,24% e dello 0,18%. Restano deboli invece Francoforte (-0,20%), Parigi (-0,26%) e Amsterdam (-0,06%), mentre Londra si mantiene invariata. Il clima sui mercati resta improntato alla cautela, complice l’incertezza sul fronte geopolitico, tra guerre commerciali e tensioni nei conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Secondo indiscrezioni, Israele starebbe preparando un possibile attacco all’Iran, alimentando i timori degli investitori.
In questo contesto tornano a salire i beni rifugio e le materie prime: il petrolio WTI con scadenza luglio guadagna l’1%, portandosi a 61,69 dollari al barile, mentre l’oro avanza dello 0,99%, con il future che tocca quota 3.314,29 dollari l’oncia
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Spread a 100 punti
Apertura in lieve rialzo per i rendimenti dei titoli di Stato dell’Eurozona sul mercato secondario. Il rendimento del BTp decennale italiano si attesta al 3,63%, in aumento rispetto al 3,60% registrato alla chiusura della seduta precedente. Lo spread con il Bund tedesco di pari scadenza rimane stabile a 100 punti base, in linea con il livello del giorno prima.
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Giù Stellantis e Amplifon
In calo invece Stellantis, che cede l’1,61% a 9,42 euro, seguita da Amplifon (-1,44%), Interpump Group (-1,38%), Stmicroelectronics (-1,22%) e Campari (-1,17%).
Nome Valore Var % Stellantis 9,42 -1,61% Amplifon 19,16 -1,44% Interpump Group 34,34 -1,38% Stmicroelectronics 22,695 -1,22% Campari 5,762 -1,17% Tenaris 14,66 -1,08% Moncler 56,74 -1,01% Buzzi 47,56 -1,00% Saipem 2,076 -0,86% Telecom Italia 0,3865 -0,74% -
Leonardo guida i rialzi a Milano
Tra i titoli in evidenza a Piazza Affari spicca Leonardo, che avanza del 2,59% a 52,36 euro. Bene anche Iveco Group (+1,44%), Banco Bpm (+1,33%), Unipol (+1,16%) e Bper Banca (+1,13%).
Nome Valore Var % Leonardo 52,36 +2,59% Iveco Group 16,905 +1,44% Banco Bpm 10,105 +1,33% Unipol 17,035 +1,16% Bper Banca 7,706 +1,13% Nexi 5,308 +1,10% Bca Pop Sondrio 11,81 +0,85% Banca Mediolanum 15,07 +0,67% Intesa Sanpaolo 4,9555 +0,66% Mediobanca 20,43 +0,64% -
Milano piatta, giù Londra
Partenza debole per i principali listini europei. A Piazza Affari l’andamento è laterale con il Ftse Mib poco mosso (-0,03%). Londra segna un lieve calo dello 0,14%, Francoforte arretra dello 0,29%, mentre Parigi apre con una flessione dello 0,36%.
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Come ha chiuso Milano ieri
I listini europei continuano a crescere: nella giornata di ieri, a Milano, il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,89%, portandosi a quota 40.523 punti.
Tra i titoli più dinamici della seduta, Leonardo ha guadagnato il 2,2%, beneficiando dell’intesa raggiunta tra i Paesi dell’Unione Europea per istituire il fondo “Safe”, pari a 150 miliardi di euro, volto a rafforzare la cooperazione e gli acquisti congiunti nel settore della difesa. Bene anche A2a (+2,4%), Pirelli (+2,21%) e Moncler (+2,1%). In calo Mps (-0,87%) dopo che dai verbali dell’ultima assemblea è emersa l’opposizione di grandi soci come BlackRock all’aumento di capitale legato all’offerta su Mediobanca.
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Banche e tech sotto osservazione
A Piazza Affari i riflettori restano puntati sul comparto bancario, in attesa di novità sul fronte delle fusioni e acquisizioni. Mps ha chiuso in calo ieri, andando controcorrente rispetto al settore, mentre gli investitori continuano a interrogarsi sull’Ops su Mediobanca, soprattutto alla luce dei verbali dell’assemblea da cui è emerso il voto contrario di BlackRock all’aumento di capitale destinato all’operazione.
Attenzione anche su Stmicroelectronics, nel mirino dopo le nuove tensioni legate ai chip: la Cina ha infatti minacciato azioni legali contro chiunque supporti o attui le restrizioni imposte dagli Stati Uniti sull’uso di semiconduttori avanzati cinesi.
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Borsa cauta stamattina
Borse europee attese caute (-0,09% il futures sull’Eurostoxx50) in scia alla chiusura debole di Wall Street, mentre l'S&P 500 ha esaurito la sua spinta dopo una corsa di sei giorni.
Gli investitori restano in ansia per l'economia statunitense dopo il declassamento del rating da parte di Moody's la scorsa settimana. Il sentiment è minato anche dalla notizia secondo cui Israele starebbe pianificando di attaccare le strutture nucleari iraniane, una mossa che potrebbe peggiorare drasticamente le condizioni geopolitiche in Medio Oriente.