Internet gratis nei porti turistici, Wi-fi by Italy: connessione a banda larga

Il progetto voluto del ministero del Turismo di Daniela Santanché prende forma: ecco cosa prevede

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Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Pubblicato: 13 Aprile 2024 06:00

A marzo 2024 è stato lanciato il progetto Wi-fi by Italy, che strizza l’occhio ai porti turistici della penisola. Un’iniziativa che ha il supporto del ministero del Turismo, al fine di garantire una maggiore e migliore distribuzione della connettività al web, totalmente gratuita per il cittadino, e a banda larga.

Wi-fi gratis

In questa prima parte del 2024 i porti coinvolti fin da subito nel progetto Wi-fi by Italy sono: Catania, Isola delle Femmine e Pozzallo, per quanto riguarda la Sicilia. In Sardegna, invece, c’è il solo porto turistico di Palau. In Calabria abbiamo Cetraro e Vibo Valentia, mentre in Puglia soltanto Peschici.

Il ministero non intende però limitarsi a queste poche opzioni, anzi. Nel corso dei prossimi giorni si aggiungeranno altre località. Un progetto in essere, che mira a progredire in tempo per la stagione estiva. Nello specifico si parla di altri quattro approdi, dove mancano gli ultimi interventi necessari. Si è infatti già provveduto all’installazione delle necessarie infrastrutture per l’accesso senza fili alla rete.

Si attende soltanto l’attivazione dei servizi, con il primo porto di questo elenco al Nord, ovvero Santa Margherita Ligure. L’adesione al progetto del ministero per il Turismo riguarda 39 porti turistici, al momento. La stragrande maggioranza è al Sud Italia. Parliamo di 34 porti al meridione, a fronte dei 5 distribuiti nel centro-nord.

Per quelle che sono le ambizioni del governo di Giorgia Meloni, però, la quota è ancora estremamente bassa. Si mira infatti a raggiungere i 200 porti, ovvero quasi la metà dei 530 totali. Per quanto concerne i fondi, invece, è tutto coperto dal Piano di Sviluppo e Coesione 2014-20.

Il programma di Daniela Santanchè

“Dotare i porti turistici pubblici di wi-fi è un passo imprescindibile e doveroso per proseguire il lavoro di sviluppo e potenziamento delle infrastrutture nevralgiche. Fino a questo momento sono assolutamente carenti, per i flussi turistici”. Queste le parole della ministra Daniela Santanché.

Questi passi si inseriscono nel programma per potenziare il Tourism Digital Hub. Si tratta della piattaforma che comprende al suo interno imprese, figure istituzionali e operatori. L’intera offerta turistica italiana, di fatto, racchiusa in un’area virtuale finanziata con 114 milioni di euro del Pnrr.

È bene comprendere come non si offra unicamente una connessione web ai turisti di passaggio, bensì un accesso alla vetrina su ciò che il Paese ha da offrire. L’utente viene infatti indirizzato alla pagina di benvenuto di Italia.it, da dove ottenere suggerimenti basati sulla geolocalizzazione.

Importante la data del 31 maggio 2024, che il ministero ha cerchiato in rosso sul calendario. Per allora, infatti, almeno 20mila imprese dovranno essere coinvolte nel portale digitale. Un numero esiguo e alla portata, se si pensa che quello totale in Italia è pari a 548mila.

Una cifra che pare ancora distante, nonostante il grande salto in avanti. Il governo si ritrova a poco più di un mese dalla scadenza, con 10mila imprese registrate (nel 2023 si era arrivati a poco più di 4mila). Sotto quest’aspetto potrebbero avere un impatto le aziende meridionali. Il Sud è infatti ancora poco rappresentato sotto l’aspetto imprenditoriale. Si è fermi al 34%, nonostante l’enorme peso nel settore turistico rappresentato dal meridione. Questa particolare classifica è infatti guidata da Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana.