Qui si taglia il prezzo di benzina e diesel: quanto costa il pieno

Mentre le famiglie e le imprese italiane si apprestano a vivere una nuova fase di rincari, a pochi chilometri da noi la situazione è completamente diversa

Pubblicato: 28 Settembre 2022 21:00

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Federico Casanova

Giornalista politico-economico

Giornalista professionista specializzato in tematiche politiche, economiche e di cronaca giudiziaria. Organizza eventi, presentazioni e rassegne di incontri in tutta Italia.

Da qualche settimana le famiglie e le imprese italiane stanno vivendo un periodo di relativa tregua per quanto riguarda il costo del carburante, che durante i mesi estivi – in particolare tra giugno e luglio, ma già anche in tarda primavera – aveva raggiunto dei valori mai registrati prima nel nostro Paese da diversi anni a questa parte. Pur rimanendo su cifre comunque più alte rispetto al periodo precedente allo scoppio della guerra in Ucraina, il prezzo della benzina e del diesel si è assestato su quote tutto sommato sostenibili per le tante aziende e i contribuenti che devono fare il pieno ogni giorno per spostarsi e poter lavorare.

In Italia il prezzo del carburante tornerà a salire?

Questo effetto di ribasso continuo e costante dei prezzi è dovuto soprattutto ai molti fondi stanziati a più riprese per il taglio delle accise dal governo di Mario Draghi. Il premier è tutt’ora in carica per il disbrigo degli affari correnti ma ben presto sarà in uscita da Palazzo Chigi per fare posto, con ogni probabilità, alla vincitrice delle elezioni politiche di domenica 25 settembre, ossia Giorgia Meloni.

Ora resta da capire se il nuovo esecutivo guidato dalla leader di Fratelli d’Italia riuscirà a trovare nuove voci di finanziamento per calmierare il prezzo del carburante anche per i mesi a venire. Nel frattempo però c’è un posto situato a pochi passi dalle nostre abitazioni (almeno quelle che si trovano nelle regioni del Nordest italiano) in cui il costo di benzina e diesel continua a calare in maniera perpetua e inesorabile, facendo le fortune dei cittadini che vi risiedono, ma anche degli italiani che raggiungono spesso questa località per lavoro o altro.

Stiamo parlando della Slovenia, territorio con cui confiniamo tramite la sponda orientale del Friuli Venezia-Giulia. Raggiunta ogni mese da parte di migliaia di italiani che oltrepassano la frontiera per i motivi più disparati in direzione della capitale Lubiana e di molte altre località, nelle scorse ore la popolazione slovena ha visto ridursi per l’ennesima volta in quest’ultimo periodo il prezzo esposto presso le stazioni di servizio che garantiscono il rifornimento.

In Slovenia il prezzo di benzina e diesel continua a scendere: quanto risparmiano gli italiani ad andare oltre confine

Il governo presieduto da Robert Golob (esponente in carica da giungo 2022 e rappresentante del partito Movimento Libertà, uno schieramento di centrosinistra con marcati connotati ambientalisti) ha deciso l’ennesimo calo del costo del carburante nel tentativo di aiutare i suoi concittadini più in difficoltà in vista di un inverno che per la Slovenia – così come per tutti gli altri Stati membri dell’Unione europea – si preannuncia di grande difficoltà dal punto di vista economico e finanziario.

L’esecutivo di Lubiana ha fissato a quota 1,353 euro al litro il valore per acquistare la benzina, un prezzo in calo di alcuni decimali rispetto alle ultime tre settimane. Per quanto riguarda il diesel invece il costo è sceso di diverse unità se confrontato con quello presente ai distributori all’inizio di settembre: i viaggiatori lo possono trovare a quota 1,603 euro per ogni litro di gasolio acquistato, una cifra in diminuzione di oltre 8 centesimi rispetto all’ultimo prezzo diffuso al dettaglio.