Cracco, cifra monstre per i conti in rosso nel ristorante a Milano

Conti in rosso ed ennesimo anno difficile per Cracco e il suo ristorante in Galleria a Milano: per lo chef le perdite sono milionarie, ecco a quanto ammontano

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Luca Bucceri

Giornalista economico-sportivo

Giornalista pubblicista esperto di sport e politica, scrive di cronaca, economia ed attualità. Collabora con diverse testate giornalistiche e redazioni editoriali.

Il suo arrivo in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano nel 2018 aveva stupito gli abitanti meneghini e affollato di turisti e curiosi, ma anche di commensali abbienti, il corso al fianco del Duomo, ma dopo cinque anni per Carlo Cracco è arrivato il momento di fare i conti con la dura realtà. Il suo Cracco, il ristorante gestito dalla Felix srl, ha infatti chiuso l’ennesimo anno in perdita, con una cifra monstre che porta ancora una volta i conti in profondo rosso per lo chef stellato. Ma a quanto ammontano a oggi i debiti del famoso cuoco e giudice di Masterchef?

Cracco, ristorante con conto in rosso

Non sono stati anni facili, non lo è stato neanche l’ultimo per il ristorante Cracco che ancora una volta chiude l’anno in rosso. Anzi profondo rosso, perché i conti dell’attività aperta dallo chef nel 2018 a pochi passi dal Duomo di Milano stenta a decollare. Più critiche che successi per il ristorante, che negli ultimi anni ha attirato l’attenzione dei detrattori che hanno puntato il dito contro Cracco per i costi eccessivi di pizza (qui vi abbiamo parlato nello specifico della polemica) o del caffè.

Insomma, non i risultati che ci si aspettava e che oggi, secondo quanto riferito da Affari Italiani, fanno ancora male allo chef stellato. Il ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano ha infatti incassato un nuovo anno difficile e nella riunione dei soci della Felix srl, che detiene il locale ed è interamente controllata dalla Cracco Investimenti di cui Carlo Cracco è amministratore unico, è arrivata l’ennesima batosta.

Secondo quanto emerso, infatti, il bilancio del 2022 è stato chiuso con una perdita di 409.000 euro, numeri in miglioramento rispetto alle perdite da 524.000 euro del 2021, ma che si va a sommare con le numerose perdite degli anni precedenti. Dal 2018 a oggi, scrive Affari Italiani, il passivo dei costi di gestione è infatti salito a oltre 4,6 milioni, a fronte di riserve per 4,8 milioni, tanto che il patrimonio netto si è ulteriormente assottigliato a 246.000 euro.

Tutto ciò, va sottolineato, si registra in un panorama che ha comunque portato a una crescita di fatturato, anno su anno, da 3,3 a 4,3 milioni, ma con costi di produzioni aumentati nettamente negli ultimi anni. Infatti, dal 2018, si è passati da costi per 4 milioni agli attuali 4,8, con la Felix che ha quindi portati i debiti complessivi a 7,3 milioni di cui 3,1 milioni verso fornitori e 3,8 milioni verso banche.

Ristorante Cracco, quanto si paga

Insomma, non proprio i risultati che Carlo Cracco si aspettava di ottenere all’apertura nel 2018. Una situazione non di certo fortunata, con lo chef stellato che ha dovuto fare i conti anche col rincaro della materia prima dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e ha di certo risentito pesantemente della pandemia e delle chiusure forzate tra il 2020 e il 2021.

Ma quanto costa mangiare nel suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano? Andando a vedere il menù presente sul sito internet, si parte dall’antipasto con un minimo di 50 euro per il coniglio al mascarpone ai 75 euro per l’astice alla catalana verde. Per i primi 48 euro per un riso mantecata o 52 per una pasta mista, con zuppa di castagne e funghi al vino rosso.

Passando ai secondi e ai dessert, invece, Cracco propone varie soluzioni di carne (piatto più caro da 130 euro con il petto di piccione in crosta) o pesce (120 euro per il salmerino delle alpi in crosta di sfoglia speziata), mentre per il dolce si va dalla crema alla vaniglia al dessert ai tre cioccolati da 42 euro. Comprensivi di 10 euro di coperto, il conto più basso potrebbe essere di 98 euro (à la carte è obbligatorio consumare due portate salate).