Dopo i casi del pandoro Balocco e dell’azienda di occhiali Safilo, Chiara Ferragni subisce un altro colpo dal mondo dei brand che sponsorizza con la sua attività di influencer. Adesso anche Coca-Cola ha deciso di interrompere la collaborazione con l’imprenditrice digitale, bloccando uno spot previsto in uscita a fine gennaio.
Le polemiche e la decisione dell’Antitrust di comminare una multa da un milione di euro per “pratica commerciale scorretta” si continuano a rivelare amare per la Ferragni, che da pochissimo era tornata a farsi vedere sui social. Ecco cosa è successo.
Il ritorno sui social prima della “tempesta”
Dopo una lunga assenza dalle scene social in scia all’onda negativa dei casi degli sponsor, Chiara Ferragni era tornata a condividere la propria vita privata e il proprio sorriso con i follower. Con un messaggio di ringraziamento: “Vorrei ringraziare tutte quelle persone che in questi giorni mi sono state vicine e hanno avuto una buona parola per confortarmi. Ringraziare tutte quelle persone che hanno mandato un messaggio o un direct, che hanno chiesto come stessi, che mi hanno spronata a tornare sui social. Grazie a chi c’è, a chi ascolta, a chi non vuole affossare ma aiutare. A coloro che hanno espresso la loro opinione, anche negativa, in tono pacato e costruttivo, perché nella vita c’è sempre tempo per confrontarsi, riflettere e ripartire. Grazie davvero”.
Parallelamente al ritorno sui social, l’influencer si sarebbe inoltre rimessa in pista anche in tema sponsorizzazioni. Secondo La Repubblica, proprio negli ultimi giorni la Ferragni avrebbe infatti firmato un importante contratto con un marchio che fa parte di un colosso internazionale. Ancora una volta, però, è caduta l’ennesima tegola sull’immagine dell’imprenditrice digitale, “abbandonata” anche da Coca-Cola.
Il caso Coca-Cola: “l’effetto Ferragni” colpisce ancora
Lo spot concordato e girato con il marchio della bevanda gassata più famosa del mondo sarebbe dovuto uscire a ridosso del Festival di Sanremo. “Abbiamo lavorato con Chiara Ferragni in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti“, si legge in un comunicato ufficiale della Coca-Cola Company. Il passo indietro della multinazionale americana è stato salutato con favore dal Codacons, che auspica misure analoghe anche da parte di altre società che hanno stipulato contratti di sponsorizzazione con influencer famosi. In caso contrario, afferma l’associazione, “scatteranno inevitabili provvedimenti da parte dei consumatori. Stiamo studiando la possibilità di un boicottaggio internazionale dei loro prodotti”.
Nonostante la perdita di parecchi consensi, la Ferragni conta ancora 29,5 milioni di follower soltanto su Instagram. La parentesi negativa si è aperta con quello che è ormai conosciuto come “Pandoro-gate”, legato alla vendita al pubblico nel 2022 del Pandoro Pink Christmas della Balocco a un prezzo maggiorato rispetto a quello di mercato con annesse polemiche sulla beneficenza (come abbiamo spiegato qui). La vicenda è stata oggetto di indagini da parte delle Procure di Trento, Cuneo, Prato e Milano, con quest’ultima che potrebbe procedere con un’inchiesta per frode in commercio. La polizia economico-finanziaria lombarda sta acquisendo i documenti raccolti dall’Antitrust.
Come se non bastasse, pochi giorni prima di Natale Chiara Ferragni ha registrato l’interruzione dell’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni eyewear di Safilo. Il motivo: “Violazione di impegni contrattuali assunti dalla titolare del marchio” (ne avevamo parlato qui). L’influencer ha dovuto poi fare i conti anche con le polemiche per i ritardi nelle consegne dei prodotto dei marchi di Chiara Ferragni tramite la Fenice Srl. Ora i seguaci dell’imprenditrice digitale temono che la “tempesta perfetta” si scagli anche sulle altre collaborazioni della loro beniamina.