Calenda e Gelmini uniti contro Berlusconi e M5S: adesso cambia tutto

L'alleanza a sorpresa tra l'ex fedelissima di Silvio Berlusconi e l'ex dem Carlo Calenda è la base di un nuovo polo per i moderati liberali?

Dopo il mancato rinnovo della fiducia al Governo Draghi da parte del Movimento 5 Stelle, come anticipato dalla crisi innescata proprio dal leader Giuseppe Conte, e, a sorpresa, anche da parte della Lega e di Forza Italia, gli equilibri tra i partiti politici e al loro interno sembrano essere ormai cambiati per sempre. Ha fatto molto scalpore lo strappo tra Silvio Berlusconi e i suoi ministri Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta. A uscire dalle fila forziste ci sono in questi giorni altri ex fedelissimi del Cav, con un cambiamento storico nell’ala dei moderati.

Cosa sta succedendo dentro Forza Italia e nel centrodestra

A vincere le elezioni potrebbe essere Giorgia Meloni, in salita nei sondaggi, che potrebbe formare una maggioranza contando sull’appoggio di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che invece non brillano più come in passato. Il ruolo ricoperto all’opposizione ha fatto bene a Fratelli d’Italia. E dopo la caduta del Governo, anche per mano di Lega e Forza Italia, la coalizione si presenterà alle elezioni posizionandosi sempre più a destra e come alternativa alla “Agenda Draghi“.

E lasciando fuori dunque gli atlantisti, gli europeisti e i moderati che non sono mai stati ferventi sostenitori dell’alleanza con i sovranisti, che potrebbero radicalizzarsi ulteriormente, forti dell’ampio consenso di cui dovrebbero godere alle urne il 25 settembre, trainato dalla presidente di FdI. I forzisti di centro sono già alla ricerca di una nuova casa, e la ministra Maria Stella Gelmini sembrerebbe averla già trovata dentro Azione, il partito di Carlo Calenda.

L’appoggio di Maria Stella Gelmini a Carlo Calenda via Twitter

Su Twitter la numero uno del Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie ha dichiarato di apprezzare il manifesto presentato congiuntamente da Azione e +Europa sotto il nome di Patto repubblicano. Sottolineando che “europeismo e atlantismo, infrastrutture, Pnrr, industria 4.0, revisione del reddito di cittadinanza” sono tutti temi dell’agenda Draghi, che “è quello che serve all’Italia”. Per poi lanciare l’appello all’ex dem: “Carlo Calenda, io ci sono! Vediamoci”. Subito raccolto dal suo interlocutore, che ha prontamente replicato: “Con grande piacere“.

Durante la presentazione del Patto repubblicano, il leader di Azione ha spiegato che l’alleanza nascente non è aperta ai responsabili della caduta di Mario Draghi e che è fondata sui punti su cui Lega e Movimento 5 Stelle erano in disaccordo con il Governo. Ha però ribadito di non voler sentire parlare di Agenda Draghi, “perché noi ce l’avevamo prima di lui“.

Quali saranno gli alleati di Calenda e gli schieramenti alle elezioni

Forza Italia, secondo Carlo Calenda, sarebbe ormai entrata a pieno titolo nell’area populista e sovranista antieuropeista e antiatlantista. Quella dei “partiti filoputiniani“, come li ha definiti. Silvio Berlusconi “è impazzito” e sta facendo “la ruota di scorta di Matteo Salvini”. Rendendo l’alleanza, ormai consolidata da anni, tra Azione e +Europa una lista di riferimento per i liberali e i liberal democratici che non si rivedono nell’approccio “più socialista” del PD.

Questo nonostante Enrico Letta sia “una persona seria” con cui instaurare un dialogo per trovare un accordo in vista di una futura maggioranza per governare. Nella quale però non avranno posto Luigi Di Maio e la sua nuova creatura politica, Insieme per il futuro, nata dalla più grande scissione della storia repubblicana, con il supporto iniziale di oltre 60 parlamentari.

Insomma gli schieramenti sembrano ben delineati, con il M5s e i fuoriusciti che potrebbero rischiare di correre in solitudine, ognuno per la propria strada, e due schieramenti opposti che potrebbero vincere le elezioni: il PD coalizzato con i partiti di sinistra e le altre forze liberali e centriste, e Fratelli d’Italia supportato da Lega e Forza Italia.

Vi abbiamo parlato qui della scissione di Forza Italia e dell’uscita di Maria Stella Gelmini e Renato Brunetta dal partito. Proprio il ministro per la Pubblica amministrazione si è sfogato in tv riguardo il body sharing e gli insulti ricevuti da Forza Italia. E ha dato una risposta a tono alla first lady forzista Marta Fascina che lo ha chiamato “nano”, come spiegato qua. Potete trovare qui le previsioni sui risultati delle elezioni politiche anticipate al 25 settembre.