Alluvione nelle Marche, bilancio tragico: ci sono morti e dispersi

L'alluvione che ha colpite le Marche nelle ultime ore ha provocato morti, feriti e diversi dispersi: centinaia gli sfollati e paesi allagati

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Redazione

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È tragico il bilancio dell’alluvione che ha colpito, tra la notte di giovedì 15 e la mattina di venerdì 16 settembre 2022, le Marche. Il maltempo ha messo in ginocchio il territorio provocando numerosi danni, ma soprattutto morti e dispersi. I dati ufficiali, dopo i primi soccorsi, dicono che sono 10 i decessi a causa delle fortissime piogge che hanno trasformato le strade in veri e propri torrenti e trascinato via auto. Oltre 50 i feriti, mentre 4 sarebbero le persone disperse in provincia di Ancona.

“Restate a casa” aveva detto ieri sera il sindaco di Cantiano, uno dei paesi marchigiani colpiti dall’alluvione e attualmente isolato a causa dell’alto rischio. A Senigallia è esondato il fiume Misa e decine di persone, in cerca di rifugio, sono salite sui tetti delle abitazioni e sugli alberi e sono state salvate dai vigili del fuoco in azione.

Alluvione Marche, bilancio tragico

Una vera e propria bomba d’acqua si è abbattuta sulle Marche che, seppur annunciata dai bollettini diramati nelle ore precedenti, ha sorpreso tutti. La pioggia caduta nella notte, infatti, ha provocato dieci vittime tra Ostra, Senigallia, Trecastelli e Barbara, ma diversi sono anche i dispersi. In 50 si sono recati negli ospedali della regione a causa delle ferite riportate, mentre centinaia sono gli sfollati che si sono trovati a combattere nella notte con l’acqua entrata nelle proprie abitazioni prima di essere costretti a lasciarla (qui vi avevamo parlato dell’allerta per l’uragano Danielle in Italia).

Nella provincia di Ancona, ha spiegato il responsabile delle emergenze del dipartimento della protezione civile Luigi d’Angelo, si sono abbattuti “400 millimetri di pioggia in due, tre ore (la metà di quello che piove in un anno nella Regione, ndr). È stato un evento estremamente intenso” ha sottolineato. In particolare il pluviometro di Cantiano, uno dei comuni marchigiani più colpiti, tra le 17.00 e le 21.00 ha registrato 265 millimetri di precipitazioni, con un picco di 90 millimetri all’ora tra le 20.00 e le 21.00. D’Angelo, cercando di dare una spiegazione a quanto successo nelle scorse ore, ha avanzato l’ipotesi: “Probabilmente il caldo di questi giorni, scontrandosi con una cella di aria fredda, ha determinato dei fenomeni così violenti”.

Nell’esondazione del fiume Misa a Senigallia parecchi tronchi di alberi e piante sono stati trascinati a valle, ostruendo il ponte Garibaldi. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini si sono subito messi all’opera, rimboccandosi le maniche per svuotare cantine e negozi allagati. I vigili del fuoco, intervenuti per prestare soccorso a tutti i cittadini bloccati nelle abitazioni, hanno messo in salvo persone e anziani con gommoni da rafting.

La solidarietà dopo la tragedia

Le dure immagini arrivate dalla provincia di Ancona, con interi paesi allagati e gli abitanti in difficoltà, non sono passate di certo inosservate. I piani alti della politica italiana, alle prese con la campagna elettorali in vista del ritorno al voto del 25 settembre, hanno infatti rivolto un pensiero alle Marche. Il governatore Francesco Acquaroli ha infatti fatto sapere di aver ricevuto le chiamate del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi.

“Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire. Il pensiero va alle persone scomparse e alle loro famiglie, a cui esprimo cordoglio e vicinanza” ha detto il presidente della Regione Marche.