Tra Google e Meta “accordo segreto” su pubblicità verso i minori di 18 anni: l’inchiesta

Il Financial Times cita dei documenti secondo cui Google avrebbe pubblicizzato Instagram su Youtube con una campagna mirata agli utenti tra i 13 e i 17 anni, violando le proprie regole

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Claudio Carollo

Giornalista politico-economico

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di attualità economico-politica, cronaca e sport.

Pubblicato: 8 Agosto 2024 23:41

Google e Meta avrebbero stretto un accordo commerciale segreto su una campagna pubblicitaria a favore di Instagram su Youtube rivolta agli under 18. Lo rivela un’inchiesta del Financial Times, citando dei documenti che dimostrerebbero la violazione delle regole sulla trattamento dei dati dei minorenni fissate dallo stesso motore di ricerca. Secondo quanto sostenuto dal quotidiano economico inglese, la strategia di marketing sarebbe stata mirata a una platea di utenti tra i 13 e i 17 anni, per indirizzarli verso il social, nascondendo però con degli espedienti l’età del target di riferimento.

L’inchiesta del Financial Times

Dai documenti visionati dal Financial Times emergerebbe come la controllante di Google, Alphabet, avrebbe lanciato la campagna marketing su Youtube, piattaforma del gruppo, indirizzando la pubblicità verso account categorizzati come “sconosciuti“, per evitare la violazione della policy sul trattamento dei dati dei minori di 18 anni della stessa Mountain View.

Le ricostruzioni del quotidiano economico sarebbero avvalorate da fonti a conoscenza dell’accordo tra i due giganti, secondo cui il progetto sarebbe stato bloccato. Google ha respinto le accuse, ma avrebbe anche avviato un’indagine interna.

Proibiamo che gli annunci siano personalizzati per persone di età inferiore ai 18 anni, punto – è stata la risposta dell’azienda contattata dal Financial Times – Queste norme vanno ben oltre quanto richiesto e sono supportate da misure di sicurezza tecniche. Abbiamo confermato che queste misure di sicurezza hanno funzionato correttamente”.

“Adotteremo anche misure aggiuntive per ribadire ai rappresentanti di vendita che non devono aiutare gli inserzionisti o le agenzie a gestire campagne che tentano di aggirare le nostre norme” hanno fatto sapere ancora da Mountain View.

Dal canto suo Meta avrebbe negato qualsiasi eventuale responsabilità, affermando di non essere d’accordo sul fatto che la selezione del pubblico “sconosciuto” costituisse un’elusione di qualsiasi regola e aggiungendo di aver rispettato “le proprie politiche e a quelle dei suoi pari quando pubblicizzava i suoi servizi”.

La campagna pubblicitaria

Sempre secondo quanto ricostruito dal Financial Times, l’accordo segreto sarebbe nato nel 2023, con l’obiettivo da parte di Meta di recuperare gli utenti di Instagram migrati verso TikTok.

Al piano di marketing avrebbe collaborato la società Spark Foundry, del gruppo Publicis, per conto della società madre di Facebook e Instagram, che avrebbe chiesto una serie di partner di presentare una campagna pubblicitaria dal titolo “Meta IG Connects”.

Il lancio di prova sarebbe stato realizzato in Canada tra febbraio e aprile 2024, per poi sperimentare la strategia anche negli Stati Uniti a maggio, con lo scopo di estendere l’accordo nel resto del mondo.

Il progetto sarebbe stata già in fase di sviluppo quando Mark Zuckerberg, in audizione al Congresso degli Stati Uniti, chiese scusa alle famiglie dei bambini vittime di sfruttamento e abusi sessuali sulle sue piattaforme.

“Non ci si può fidare delle grandi aziende tecnologiche per proteggere i nostri figli”, ha commentato Marsha Blackburn, rappresentante repubblicana al Senato degli Stati Uniti, dove la scorsa settimana è stato approvato un disegno di legge, il Kids Online Safety Act, che imporrebbe alle piattaforme dei social media un obbligo di protezione dei bambini dai contenuti online ritenuti dannosi.