Morti stradali in aumento nel 2023, Roma al primo posto per decessi: il rapporto Asaps

Peggiorano i dati per numero di feriti e numero di sinistri, ma restano stabili i numeri sui decessi. Grandi città sempre meno sicure: i dati

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Sempre più vittime della strada in Italia; nel 2023, i pedoni morti in incidenti sono stati 485, lo stesso numero dell’anno precedente, ma le persone ferite, inclusi coloro con danni permanenti, sono aumentate da 19.062 a 19.691. È quanto rivela la settima edizione del Rapporto Asaps, che segnala come, in media, due pedoni vengano investiti ogni ora nel nostro Paese, con le strisce pedonali sempre più pericolose: lo scorso anno si sono registrati 175 decessi sulle carreggiate destinate all’attraversamento.

Grandi città sempre meno sicure

Secondo l’elaborazione di Asaps sui dati dell’Istat 2023, il numero totale di persone investite è stato di 18.483, in aumento rispetto ai 17.765 stando ai dati del 2022 e ai 17.164 del 2021, con una media di 50 incidenti al giorno. Il bilancio delle vittime della strada a piedi è nello specifico di 314 uomini e 171 donne, per un totale pari al numero di morti del 2022, con un aumento del 3% rispetto al 2021 e del 18,6% in confronto al 2020. Guardando al passato, dal 1991 al 2023, si stima che ci siano stati 24.420 decessi e 627.330 feriti tra i pedoni.

E peggiorano i dati dei decessi nelle grandi città, con 129 vittime rispetto ai 117 del 2022. Roma, con 55 morti, supera i dati del periodo pre-Covid, di cui 33 over 65. Milano segue con 19 decessi e Napoli con 11. Anche il numero di feriti nelle grandi città è in aumento, passando dai 4.442 del 2020, durante la pandemia, ai 6.586 dello scorso anno, di cui 2.106 nella capitale. Questo significa che, in pratica, ogni giorno sei persone subiscono lesioni mentre camminano per le strade di Roma.

Dove avvengono più incidenti

Ma dove avvengono questi incidenti? Stando ai dati, un po’ dappertutto: sono stati registrati 29 decessi su marciapiede in 782 incidenti, mentre 25 pedoni sono morti camminando sul margine della carreggiata in 825 incidenti. Cinque decessi si sono verificati mentre i pedoni lavoravano sulla carreggiata, protetti da appositi segnali, in 25 sinistri. Tuttavia, il numero più significativo riguarda gli attraversamenti pedonali, dove ci sono stati 8.276 incidenti e 175 decessi, di cui 156 in ambito urbano e 19 in ambito extraurbano.

In totale, su 9.958 casi di investimento con 229 decessi, la responsabilità è ricaduta sul conducente del veicolo. È importante notare che anche gli incidenti causati da comportamenti irregolari dei pedoni sono stati numerosi, con 3.990 casi che hanno portato a 107 decessi e oltre 3.855 feriti.

Giovani e anziani sempre più a rischio

E purtroppo gli incidenti mortali sulle strade italiane colpiscono tutte le fasce di età, dagli under 18 agli over 65. A livello geografico, il Lazio si conferma la regione con il maggior numero di decessi, registrando 87 vittime (58 uomini e 29 donne), di cui 51 over 65, un netto aumento rispetto ai 70 decessi del 2022, di cui 39 over 65. Seguono la Lombardia con 58 decessi, la Campania con 44, l’Emilia-Romagna con 43, e Sicilia e Veneto con 39 ciascuna. La Toscana conta 33 decessi e il Piemonte 26. Un’ulteriore nota riguarda i casi di pirateria stradale: nel 2023 sono stati registrati ben 1.121 episodi, con 55 morti e 1.278 feriti.

“L’attraversamento pedonale in Italia è terra di conquista per i più indisciplinati, che non rallentano neppure di fronte agli anziani – è il commento del presidente dell’Asaps, Giordano Biserni – Il Governo deve disporre assunzioni tra le forze di polizia e nelle polizie locali, da dedicare ai controlli stradali. Basta fare guerra ad autovelox, etilometri, perché questi sono i risultati che si stanno ottenendo, soprattutto per l’effetto ‘liberi tutti’”.