Assegnato il Premio Nobel per l’Economia 2024, la scoperta di Acemoglu, Johnson e Robinson

Il Nobel per l'Economia è stato assegnato ad Acemoglu, Johnson e Robinson per le loro ricerche sul legame tra crescita e stabilità delle istituzioni

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Matteo Runchi

Editor esperto di economia e attualità

Redattore esperto di tecnologia e esteri, scrive di attualità, cronaca ed economia

Pubblicato: 14 Ottobre 2024 12:41Aggiornato: 14 Ottobre 2024 13:17

La Commissione dei Nobel di Stoccolma ha assegnato il premio della Banca di Svezia per le scienze economiche a due ricercatori del Massachusetts Institute of Technology, Daron Acemoglu e Simon Johnson, e a James A. Robinson, dell’Università di Chicago, per gli studi che hanno portato avanti negli ultimi anni riguardo a “Come le istituzioni si formano e impattano sulla prosperità.”

Queste ricerche hanno mostrato il legame tra istituzioni stabili che creano uno Stato di diritto pienamente funzionante e la prosperità economica. I tre economisti hanno analizzato le ragioni per cui la crescita economica si arresta in Paesi instabili o in cui la Pubblica amministrazione e la giustizia sono inefficienti o corrotte.

Assegnato il Nobel per l’Economia

Il premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel del 2024, comunemente conosciuto come il Nobel per l’Economia pur non essendo tecnicamente un premio Nobel, è stato assegnato a Daron Acemoglu e Simon Johnson, e James A. Robinson. I primi due lavorano per l’Mit, il Massachusetts Institute of Technology di Boston, mentre il terzo per l’Università di Chicago.

La motivazione dell’assegnazione di questo premio ai tre economisti sono i loro studi sul legame tra istituzioni e crescita economica. Uno dei loro paper più conosciuti dimostra che sono proprio le differenze nella stabilità delle istituzioni a determinare le possibilità che diversi Paesi hanno di ottenere successo economico. In precedenza, l’economia dava molta importanza anche a fattori culturali e geografici.

Parti fondamentali di questa ricerca si basano sull’osservazione dei territori colonizzati dagli europei a partire dal sedicesimo secolo. I ricercatori li hanno divisi in due tipologie, quelli colonizzati con l’obiettivo di estrarre risorse e sfruttare i popoli indigeni e quelli invece sviluppati con il fine di instaurare coloni europei. I primi hanno sviluppato istituzioni cosiddette estrattive, inefficienti e spesso corrotte ancora oggi. I secondi invece, in molti casi, sono diventati alcuni dei Paesi più ricchi del mondo, come gli Usa, il Canada o l’Australia.

Chi sono i tre premi Nobel per l’Economia e quanto denaro hanno vinto

Il premio in denaro per il Nobel per l’Economia è di 11 milioni di corone svedesi, poco meno di 1 milione di euro, e andrà equamente diviso tra i tre vincitori. Ognuno di loro quindi otterrà da questo riconoscimento circa 330mila euro.

Tra i tre vincitori, l’unico non inglese di nascita è Daron Acemoglu. Turco, nato a Istanbul il 3 settembre 1967, lavora all’Mit ed è stato naturalizzato statunitense. È fra i 10 economisti più citati al mondo a livello accademico e ha già vinto la John Bates Clark Medal, premio dell’Associazione economica americana per gli economisti con meno di 40 anni, nel 2005. Buona parte dei suoi lavori, come “Il Corridoio Stretto” e “Potere e Progresso”, analizzano il rapporto tra economia e istituzioni statali.

Simon H. Johnson è nato nel 1963 nel Regno Unito. Ha studiato a Oxford e a Manchester per poi ottenere il proprio dottorato di ricerca all’MIT. Tra il 2007 e il 2008 è stato capo economista del Fondo Monetario Internazionale, in una delle fasi più critiche per l’economia mondiale dell’ultimo secolo. Ha contribuito insieme ad Acemoglu alla scrittura del libro “Power and Progress”.

James A. Robinson è un economista inglese, unico tra i premiati a non lavorare all’Mit. Ha studiato a Londra e a Yale, specializzandosi nei rapporti tra istituzioni e economia soprattutto nelle aree dell’Africa sub-sahariana e dell’America Latina. Ha collaborato con Acemoglu al libro “Why Nations Fall”.