Le donazioni di imprenditori al comitato di Giovanni Toti e i movimenti sul conto personale dell’ex presidente della Regione Liguria sono al centro di un’indagine della Unità di Informazione Finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. La segnalazione di operazione sospetta (Sos) è stata inoltrata alla Guardia di Finanza lo scorso 7 giugno.
Dalle carte depositate dalla Procura emerge un’attenzione particolare a due bonifici di importo molto elevato, disposti dalla società petrolifera Europam. Le due transazioni, che ammontano a 190.000 euro, sono state classificate come “erogazione liberale”. Gli investigatori finanziari affermano che al momento non sono però emersi elementi di interesse investigativo specifico.
Oltre ai bonifici di Europam, gli investigatori stanno esaminando anche accrediti da parte di altre società, tra cui Amico & Co e quelle dell’imprenditore portuale Aldo Spinelli. Particolare attenzione è rivolta ai bonifici in uscita dal conto corrente riconducibile a Giovanni Toti, per un totale di circa 55.000 euro, destinati a un conto personale tra il 2022 e il 2024. Questi movimenti sono stati segnalati dalla UIF e sono in corso di valutazione.
I conti non tornano per Banca d’Italia
Per la Banca d’Italia ci sono transazioni più che sospette sui conti del Comitato Giovanni Toti. Non solo nel 2022, ma anche nel biennio 2023/2024 le uscite dal conto del Comitato verso depositi privati dell’ex governatore sono considerate sospette. La Guardia di Finanza, in un’annotazione recente, afferma che “tali movimenti in uscita sono in fase di valutazione da parte di militari di questo Reparto”.
Il documento delle Fiamme Gialle è nato da una nuova segnalazione di operazioni sospette (Sos) partita dall’Unità di Informazione Finanziaria di Bankitalia. Questo è uno tra gli atti depositati dalla Procura insieme alla richiesta di giudizio immediato per Toti, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini.
Nella Sos del 7 giugno sono indicati come finanziatori dell’ex presidente, fra 2023 e 2024, Aldo Spinelli e la società Amico, legata all’imprenditore Luigi Alberto Amico, anch’egli indagato. La Guardia di Finanza ha evidenziato due bonifici di importo elevato da Europam Spa, società petrolifera: uno da 100.000 euro l’11 aprile 2023 e un altro da 90.000 euro il 12 aprile 2024, entrambi con causale “erogazione liberale”. Tuttavia, non sono emersi elementi investigativi a carico di Europam o del suo patron Mario Maria Costantino.
Queste indagini sono in atto mentre Toti è a Roma per parlare con Salvini e con altri politici per decidere chi sarà il prossimo candidato presidente della Regione Liguria.
La situazione di Aldo Spinelli
Diversa la situazione per Spinelli, Amico e i movimenti interni tra i conti di Toti. Nel 2022, 55.000 euro sono passati dal conto della Lista Giovanni Toti a quello personale di Toti, con causale “contributo per attività politica”.
Le diverse tranche includono 10.000 euro il 10 giugno 2022, altri 10.000 euro il 21 settembre 2022 e 35.000 euro il 20 ottobre 2022. Questi fondi, secondo la Finanza, erano destinati a spese correlate all’attività politica di Toti e del suo entourage. Anche per il biennio 2023-2024, i movimenti in uscita sono sotto valutazione.
Le “erogazioni liberali” di Spinelli, oltre ai versamenti del 2022 che hanno portato alle accuse di corruzione, sono proseguite con importi minori, sempre registrati. Anche l’imprenditore portuale Amico, che nel 2021 aveva versato 30.000 euro, compare tra i finanziatori recenti di Toti, con 8.000 euro versati ciascuno da “Amico & Co Srl” e “Amico Servizi” il 28 settembre 2023.