Google si accorda con il Fisco italiano e versa 326 milioni di euro per tasse non pagate

L'inchiesta riguardava l'omessa presentazione della dichiarazione dei redditi dal 2015 al 2019 generati in Italia. Già nel 2017 l'azienda era stata multata per gli stessi motivi

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Pubblicato: 19 Febbraio 2025 12:15

Google chiude la disputa fiscale con l’Agenzia delle Entrate italiana versando 326 milioni di euro. Di conseguenza, la Procura di Milano ha richiesto l’archiviazione dell’indagine per evasione fiscale a carico della società. La decisione è riportata in una nota firmata dal procuratore Marcello Viola. L’inchiesta, condotta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, contestava alla divisione europea di Google Ireland Limited di non aver dichiarato e versato le imposte sui redditi generati in Italia tra il 2015 e il 2019.

Cosa contestava la Procura di Milano

L’indagine della Procura milanese, coordinata dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi era emersa lo scorso giugno e riguardava la presunta evasione fiscale di quasi 900 milioni di euro, legata ai server e ai servizi tecnologici operanti in Italia, alla vendita di spazi pubblicitari e ai mancati pagamenti delle imposte sui ricavi generati

Nel dettaglio, le verifiche della Procura hanno evidenziato che l’azienda, relativamente alle attività svolte in Italia, non aveva dichiarato né versato le imposte sui redditi generati nel Paese, operando attraverso una presunta “stabile organizzazione occulta” costituita da server e infrastrutture tecnologiche indispensabili per il funzionamento della piattaforma di servizi digitali.

In particolare, è stata accertata l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali dei redditi e di quelle relative al ruolo di sostituto d’imposta. Google Ireland Limited, infatti, non avrebbe applicato le ritenute dovute sulle royalties pagate alle altre società del gruppo per l’utilizzo di programmi, algoritmi, marchi e proprietà intellettuali che, nel loro insieme, costituiscono la tecnologia Google.

Nel corso delle indagini è stata inoltre ricostruita l’intera attività economica della società in Italia, con un focus sui ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari. Di conseguenza, è stata contestata l’omessa dichiarazione dei rilevanti redditi generati da tali operazioni.

La decisione di Google

A seguito delle verifiche fiscali, Google ha scelto di definire la propria posizione aderendo a un accordo di accertamento, che ha consentito di riqualificare l’illecito come elusione fiscale e abuso del diritto. Grazie a questa intesa, la società ha pagato 326 milioni di euro, chiudendo il contenzioso con l’Agenzia delle Entrate.

Sulla base dell’accordo e del pagamento effettuato, la Procura di Milano ha presentato al giudice per le indagini preliminari una richiesta di archiviazione del procedimento nei confronti di Google Ireland Limited.

Il precedente del 2017

Google non è nuova a regolamenti fiscali con l’Italia. Nel 2017, la multinazionale aveva già versato 306 milioni di euro per chiudere le pendenze tributarie accumulate nei 15 anni precedenti. Negli ultimi anni, inoltre, la Procura di Milano ha aperto numerose indagini sui giganti del web e dell’high-tech, concentrandosi su questioni fiscali e imposte non versate.