La Borsa del 17 aprile, il taglio dei tassi non basta e Milano chiude a -0,24%

Gli economisti si attendono dalla Bce un taglio da 25 punti base portando il tasso sui depositi al 2,25%. Ma sui mercati pesano le dichiarazioni di Powell

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

Aggiornato: 17 Aprile 2025 18:07

Le ultime notizie della Borsa italiana ed internazionale.

  1. Milano in rosso con banche e lusso

    Il taglio dei tassi da parte della Banca centrale europea, atteso dai mercati, e le indicazioni su una futura politica monetaria più espansiva non bastano a risollevare il morale degli investitori. Le Borse europee restano deboli, frenate dalla volatilità e dai timori legati alle tensioni commerciali globali.

    L’ultima seduta della settimana, accorciata per le festività pasquali, si chiude con un ribasso dello 0,24% per Piazza Affari, con il Ftse Mib che torna sotto la soglia dei 36mila punti riconquistata alla vigilia.

    A Milano soffre il comparto bancario, penalizzato nella seconda parte della giornata anche dalle aspettative su nuovi tagli al costo del denaro. Sotto osservazione Mps (-1,34%), che ha ricevuto il via libera dell’assemblea all’OPS su Mediobanca, che chiude invece in positivo (+0,1%). In coda al listino spiccano i ribassi di Moncler (-2,5%) e Iveco Group (-2%), mentre si difendono bene Enel e Poste Italiane, entrambe in progresso di circa un punto percentuale. Maglia rosa di giornata Saipem, che guadagna il 2,17%.

     

  2. Milano resta in rosso

    Le borse europee restano in rosso, anche Milano (-0,50% a 35.943 punti alle 13) con Buzzi, Moncler, Iveco, Banca Mediolanum e Campari più venduti. Contiene le perdite  Mps (-0,35%) mentre è in corso l’assemblea degli azionisti che in sede straordinaria dovrà deliberare sull’aumento di capitale a servizio dell'offerta pubblica volontaria su Mediobanca (+0,26%). In positivo invece Enel (+0,86%) e Poste Italiane (+0,45%).

    Con i futures Usa contrastati (-1,2% quello sul Dow Jones e +0,50% quello sull’S&P500) in seguito alle dichiarazioni di Donald Trump, tornato ad attaccare il presidente della Fed, Jerome Powell ("è troppo lento nell'abbassare i tassi di interesse), le borse europee restano in rosso al giro di boa. Francoforte perde lo 0,54%, Parigi lo 0,59%, Londra lo 0,66%.

  3. Borse europee ondivaghe, Milano sulla parità

    Seduta all’insegna della volatilità per i listini europei, nel giorno in cui la Banca Centrale Europea comunicherà le proprie decisioni sui tassi d’interesse. Dopo un avvio contrastato, gli indici virano in territorio negativo, ad eccezione di Francoforte che resiste in rialzo dello 0,24%. Parigi arretra dello 0,27%, Madrid dello 0,14%, Amsterdam dello 0,1% e Londra dello 0,7%. A Milano il Ftse Mib oscilla attorno alla parità (+0,1%), dopo continui cambi di direzione.

    Intanto, la chiusura negativa di ieri a Wall Street pesa sull’umore degli investitori. A influenzare i mercati anche le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha di fatto escluso imminenti tagli ai tassi.

  4. Spread a 118 punti

    Lo spread tra BTp e Bund apre in lieve flessione, attestandosi a 118 punti base rispetto ai 119 della chiusura precedente. Invariato il rendimento del decennale italiano, che in avvio si conferma al 3,69%, lo stesso livello registrato alla fine della scorsa seduta.

  5. Male il lusso e Campari

    In calo invece Moncler, che cede il 2,87% a 53,50 euro dopo la pubblicazione dei conti trimestrali. Vendite anche su Campari (-1,51%), Brunello Cucinelli (-1,19%, anche loro sotto pressione dopo le trimestrali), Recordati (-1,07%) e Banca Mediolanum (-0,74%).

    Nome Valore Var %
    Moncler 53,50 -2,87
    Campari 5,626 -1,51
    Brunello Cucinelli 96,20 -1,19
    Recordati Ord 47,98 -1,07
    Banca Mediolanum 13,35 -0,74
    Iveco Group 13,635 -0,73
    Leonardo 45,03 -0,64
    Ferrari 382,30 -0,52
    Tenaris 14,54 -0,51
    Diasorin 97,64 -0,49
  6. I titoli in positivo

    In avvio di seduta, tra i titoli in evidenza a Piazza Affari si distinguono Amplifon, che guida i rialzi con un +1,65% a 16,63 euro, seguita da Poste Italiane (+0,84%), Prysmian (+0,76%), Mediobanca (+0,67%) e Stmicroelectronics (+0,41%).

    Nome Valore Var %
    Amplifon 16,63 +1,65
    Poste Italiane 16,87 +0,84
    Prysmian 45,05 +0,76
    Mediobanca 15,765 +0,67
    Stmicroelectronics 18,126 +0,41
    Buzzi 44,34 +0,41
    Bper Banca 6,762 +0,39
    Unicredit 50,79 +0,34
    Eni 12,214 +0,33
    Enel 7,314 +0,29
  7. Milano sotto la parità, bene Londra e Francoforte

    Avvio contrastato per le principali Borse europee nella seduta odierna: Londra segna un calo dello 0,57%, mentre Francoforte apre in frazionale rialzo (+0,57%). Parigi e Milano si muovono poco sotto la parità, rispettivamente a -0,25% e -0,06%.

  8. Escono i primi dati sulle trimestrali

    Sul listino milanese riflettori puntati su Eni, che ha annunciato l’intenzione di interrompere ogni rapporto con Gazprom “nel più breve tempo possibile”, confermando la volontà di chiudere definitivamente i legami con il colosso russo del gas.

    Occhi anche su Banca Mps, nel giorno dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio e, soprattutto, a dare il via libera all’aumento di capitale funzionale all’OPA su Mediobanca. Focus infine su Brunello Cucinelli e Moncler, che oggi potrebbero muoversi in scia ai risultati del primo trimestre diffusi ieri a mercati chiusi.

  9. Europa attesa in calo

    Le Borse europee sono attese in lieve ribasso all’apertura, con il future sull’Eurostoxx50 in calo dello 0,31%. A pesare sui mercati sono ancora le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che ha sottolineato l’intenzione della banca centrale americana di attendere nuovi dati economici prima di intervenire sui tassi d’interesse. Attesa anche per la decisione della Bce, che potrebbe portare grandi cambiamenti per  quanto riguarda la rata del mutuo.

    Powell ha inoltre avvertito che la Fed potrebbe trovarsi ad affrontare un contesto caratterizzato da un’inflazione in aumento e da una crescita economica debole.